Veronica Olivi

«Capillarità, prossimità e continuità»: queste le parole che secondo Vito Di Noto, presidente dell’Aism di Viterbo (Associazione italiana sclerosi multipla), descrivono al meglio il lavoro che l’organizzazione ha svolto e continua a portare avanti sul territorio. Ieri, in occasione dei 25 anni dalla nascita della sezione locale di Aism, l’auditorium della Fondazione Carivit di Valle Faul ha ospitato un incontro con i rappresentanti delle istituzioni, per fare il punto sulla situazione e sulle iniziative che coinvolgono l’associazione.

In Italia sono 138.000 le persone affette da sclerosi multipla, con una nuova diagnosi effettuata ogni 3 ore; di queste, 10.000 si trovano nel Lazio e circa 600 a Viterbo.«Aism da 25 anni rappresenta un riferimento sul territorio, sia per chi è affetto da tale patologia che per le istituzioni. – ha dichiarato il presidente della Provincia, Alessandro Romoli – Oggi siamo qui a ribadire la nostra disponibilità ad essere al vostro fianco, attraverso una collaborazione e un dialogo costante scevro dall’appartenenza politica».

L’assessore regionale Alessandra Troncarelli ha sottolineato il ruolo delle realtà del terzo settore, che riguarda «la co-progettazione e la co-programmazione insieme all’amministrazione locale per poter fornire risposte immediate e concrete a chi ne ha bisogno. Un aspetto che riguarda non solo i pazienti, ma anche i loro famigliari e caregivers, figure che la Regione Lazio ha riconosciuto formalmente già da tempo».Il direttore Asl Antonella Proietti ha ricordato uno dei traguardi più importanti raggiunti a Viterbo in ambito di sclerosi multipla: la presentazione del primo percorso diagnostico-terapeutico e assistenziale (Pdta) a livello nazionale. «Dobbiamo essere sempre più pronti ad interventi personalizzati e pensati ‘su misura’ per una persona, solo così possiamo fare centro», ha poi aggiunto.

Il lavoro di Aism, come ha chiarito il presidente Di Noto, vede anche una stretta collaborazione con l’amministrazione comunale sulla questione dell’abbattimento delle barriere architettoniche, per rendere Viterbo «una città accessibile».Al termine dell’incontro è stata presentata la “Carta dei Diritti delle persone con sclerosi multipla e patologie correlate, loro familiari e caregivers”, arricchita quest’anno con tre nuovi punti, per un totale di dieci: Salute, Ricerca, Autodeterminazione, Inclusione, Lavoro, Educazione e Formazione, Semplificazione, Innovazione, Informazione e Comunicazione, Partecipazione attiva.