Annamaria Lupi

Prato Giardino, Villa Lante e l'area di Ferento. Sono i luoghi che il consigliere di maggioranza Marco Ciorba “suggerisce” di prendere in considerazione per la celebrazione di matrimoni e unioni civili.E se per il primo sito non dovrebbero esserci difficoltà essendo un bene nella disponibilità comunale, per gli altri due si dovrà cercare di ottenere il parere favorevole del ministero dei Beni culturali. Ciorba che, nel 2018 come presidente del consiglio aveva presentato la proposta - approvata all'unanimità - di poter celebrare le nozze in luoghi diversi da quelli istituzionali, ha perorato il 'suggerimento' evidenziando che l'inserimento di queste nuove location consentirebbe «di superare quel gap che vede Viterbo esclusa dai circuiti del mondo del wedding». L’idea è stata illustrata nel corso dell'assise comunale dedicata al nuovo regolamento per celebrare nozze e unioni civili al di fuori della sala delle Bandiere di Palazzo dei Priori e degli uffici di piazza Fontana Grande. Elenco che comunque è stato ampliato con l'aggiunta della sala Regia, del loggiato e del giardino di Palazzo dei Priori e della suggestiva e intima Cappella Palatina. A queste location “tradizionali”, con il regolamento approvato ieri all'unanimità dal Consiglio, si affiancheranno dei luoghi privati, la cui individuazione avverrà tramite avviso pubblico. Strutture private che, dopo le opportune valutazioni di idoneità da parte del dirigente ai Servizi demografici Mauro Vinciotti, saranno inserite in un apposito Albo che verrà aggiornato ogni sei mesi. Il regolamento demanda poi alla giunta il compito di stabilire costi e tariffe da corrispondere al Comune per i novelli sposi che sceglieranno la location privata. Il documento è stato licenziato dal parlamentino di Palazzo dei Priori all’unanimità, con il voto favorevole del Carroccio. Anche se il leghista Andrea Micci ha tenuto a ricordare di «aver depositato nel 2021, insieme alla consigliera Elisa Cepparotti, un regolamento in materia. Poi il Comune è caduto e non siamo riusciti a discuterlo». Per Micci quel documento «era molto più dettagliato rispetto a quello odierno, in cui molto viene demandato alla giunta».

Prima di entrare nel vivo dell'argomento all'ordine del giorno, in apertura dei lavori la sindaca Chiara Frontini ha riassegnato al consigliere Eros Marinetti la delega alla Protezione civile. Incarico di cui era stato 'spogliato' all'indomani di un post al vetriolo contro il Sodalizio dei facchini di Santa Rosa per la protesta messa in atto contro le stringenti misure di sicurezza adottate per il Trasporto della Macchina.