ROMA - Tre donne uccise a coltellate nel quartiere Prati di Roma. Tre prostitute, morte in due case a poche centinaia di metri nella zona centrale della città, sede di tribunali e uffici. I corpi dilaniati dalle ferite inferte forse da una stessa mano, mentre tutte le piste restano aperte a caccia di indizi che possano portare all’identificazione di chi ha ucciso. I cadaveri di due donne cinesi sono stati trovati in un appartamento nel quartiere Prati di Roma. Un terzo corpo è stato trovato poco distante. Sono tre prostitute e sono state tutte uccise a coltellate.

È successo ieri mattina poco prima delle 11 in via Augusto Riboty. A chiamare i soccorsi è stato il portiere che ha visto il corpo insanguinato della prima donna. Intervenuta sul posto, la polizia ha trovato nell’appartamento il secondo cadavere e tracce di sangue. Sono al lavoro la polizia scientifica e la squadra mobile.

Secondo quanto si apprende una delle due donne cinesi avrebbe cercato di fuggire dal suo aguzzino e per questo il suo corpo è stato trovato sul pianerottolo dell’appartamento in via Riboty.

Il cadavere di una persona transessuale, di origine brasiliana, con una ferita al torace, è stato trovato in un appartamento in zona Prati, a Roma, a poche centinaia di metri di distanza dalla casa nella quale sono stati trovati stamani i corpi senza vita di due donne. Sul posto, in via Durazzo, poco dopo al lavoro per i rilievi la Polizia.

Gli inquirenti stanno analizzando le immagini delle telecamere di sorveglianza del quartiere Prati dove sono state trovate morte due donne cinesi e una trans brasiliana, tutte dedite alla prostituzione.

Sono in corso le verifiche anche sui tabulati telefonici dei cellulari delle vittime, per risalire a clienti, appuntamenti e contatti recenti.

Ipotesi stesso killer - Non si esclude ci sia la stessa mano dietro i tre omicidi di ieri mattina, nel quartiere Prati di Roma.

Gli inquirenti sono al lavoro dopo il ritrovamento dei corpi di due donne in un appartamento di via Riboty e il cadavere di una persona transessuale trovato in una casa di via Durazzo, a meno di un chilometro dal primo appartamento. Al vaglio degli inquirenti c’è l’ipotesi che i delitti siano avvenuti nell’ambiente della prostituzione.

Le parole dei vicini - «Tutti sapevano che qui c’era una casa di appuntamenti. Vedevo la gente arrivare alle 2, alle 3 di notte. Chiamavano e gli aprivano il portone».

Lo dice a LaPresse una signora che abita nel palazzo a Roma in zona Prati dove è stata trovata uccisa la trans.

«Qui è pieno di telecamere, sicuramente lo troveranno», ha aggiunto. Anche un altro ragazzo che abita nello stesso edificio ha parlato di viavai di persone dall’appartamento: «Tutti sapevamo che c’era una casa di appuntamenti».

«Al secondo piano c’era una casa di appuntamenti. È una storia che va avanti da anni. È stato Davide, il portiere a trovarle». Lo dice a LaPresse un avvocato che aveva lo studio nello stesso condominio in via Riboty nel quartiere Prati a Roma dove sono state ritrovate morte le due donne cinesi.

«Mi stupisce che tutti si sorprendano che a Prati ci sia questo ‘mercato del piacere’. Gli stessi che vanno dall’avvocato, dal commercialista o dal notaio vanno dalle cinesi. Si sa, sono questi i punti che vengono cercati per questo tipo di servizi. I condomini lo sanno». Così i vicini dello stabile dove in mattinata sono stati trovati i corpi di due donne cinesi nel quartiere romano di Prati.

La testimonianza da VIA RIBOTY - «Le due donne uccise qui abitavano entrambe nell'appartamento al primo piano e si prostituivano ma noi non abbiamo mai sentito nulla. Erano molto discrete, oltretutto essendo noi in affitto non abbiamo nemmeno mai avuto la necessità di lamentarci, mancando il viavai di clienti».

A parlare all'Adnkronos è una donna che lavora nell'ufficio accanto al bilocale al 28 di via Riboty, nel quartiere Prati, dove ieri mattina due cinesi sono state uccise con diverse coltellate al torace.

«Sono arrivata in ritardo, verso le 10,50 un collega mi ha detto 'non venire, corri'. Ho capito dalla frase confusa e concitata che era successo qualcosa e quando sono arrivata sotto al palazzo non c'era stranamente nessuno. Mi ha raccontato un mio dipendente che era da solo in quel momento, in una stanza che però fa angolo con piazzale Clodio e che è a due camere di distanza dall'appartamento, dove è avvenuto l'omicidio, che sono stati fatti rimanere col portone chiuso. Il corpo di una delle due donne, infatti, è stato trovato sul pianerottolo dal portiere che scendeva dal quarto piano, dove stavano facendo un trasloco. Abbiamo sentito solo le sue urla, nessuno quelle delle donne».

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