CIVITAVECCHIA - Massima attenzione della Asl Roma 4 sul tema, bollente, del Pronto soccorso. Tante aggressioni, un fenomeno che preoccupa e che l’azienda sta cercando di analizzare, lavorando a monte per ridurre i motivi di frizione tra chi attende e chi lavora e lo stress degli operatori spesso costretti a turni provanti per carenza di personale.

Il direttore generale della Asl Roma 4 Cristina Matranga spiega che si sta lavorando principalmente su tre strade, la prima è quella di aumentare il confort della sala d’attesa, la seconda è spingere sul reclutamento del personale per ridurre lo stress - meno notti, età media dei medici più bassa - e accelerare tempi di accertamento e ricovero.

«Le aggressioni che ci creano più problemi - ha spiegato Matranga - sono quelle dei parenti dei pazienti che spesso non si aspettano attese così lunghe, bisogna riuscire a offrire alternative al pronto soccorso e il processo di riforma della sanità messo in atto grazie al Pnrr va in questa direzione: decongestionare il reparto ed evitare accessi impropri. È chiaro che bisogna offrire alternative - ha sottolineato - ma si tratta di interventi strutturali che richiederanno anni».

E intanto? L’azienda sta spingendo il pedale dell’acceleratore sul reclutamento di medici d’urgenza.

«Si tratta di un problema nazionale - ha ricordato Matranga -, in questo ultimo anno (ottobre 2021 - ottobre 2022) abbiamo assunto un elevato numero di unità. Per la prima volta abbiamo utilizzato tutto il budget a disposizione. Sicuramente questo è un problema ma continueremo con tutti gli strumenti a disposizione. Per quanto concerne le lunghe attese non riguardano solo il Ps ma esprimono la capacità dell’ospedale, quindi stiamo lavorando sui flussi ospedalieri riducendo tempistiche di accertamento e ricovero. Inoltre stiamo valutando diverse opzioni per migliorare il confort, pensiamo a totem informativi o anche a personale d’accoglienza ma quest’ultima opzione deve essere valutata con attenzione perché il fine primario è curare al meglio il paziente, senza interferenze. Ringrazio il dirigente del commissariato, dottor Luca Pipitone, per la disponibilità dimostrata nell’avvicinare il posto di Polizia (sarà nelle immediate vicinanze per favorire tempestività di intervento)».

Un reparto di “trincea” dove spesso ansia e preoccupazione riscaldano gli animi e basta una parola per far degenerare la situazione. Problematiche note alla direzione che cerca di ridurre lo stress degli operatori.

«C’è un progetto aziendale - ha detto Matranga - sul benessere organizzativo. Un’equipe che si occupa dello stato di benessere è un modo per stare vicino agli operatori. Ci preoccupiamo della loro salute psico-fisica. Ci sono vari fattori che influiscono, l’età media è piuttosto alta e fare tante notti è più faticoso, il reclutamento ha anche la finalità di abbassare l’età media. Come detto - ha concluso - stiamo valutando diverse opzioni ma rassicuro l’utenza, c’è la massima attenzione sul tema».

Fra. Bal.

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