CIVITAVECCHIA - Il cortometraggio “Il mio amico” di Paolo La Rosa commuove e colpisce. La sala principale del cinema Royal era stracolma per la proiezione in anteprima, su invito, del lavoro per ricordare il compianto Alessandro Dimito, prematuramente scomparso. Un genio musicale, un artista poliedrico, un uomo di cultura ma soprattutto un grande amico perché come ha ricordato La Rosa sostanzialmente è il racconto di un gruppo di amici, legatissimi, prima e dopo la sua scomparsa. Un corto di venti minuti di durata, proiettato all'interno della rassegna dell'International tour film festival di Piero Pacchiarotti come opera fuori concorso, frutto dell'amore, dei ricordi e di tanto tanto impegno in un progetto iniziato nel 2018.

Un uso sapiente dei colori per differenziare il prima e il dopo la scomparsa, un flusso di ricordi, di espressioni, di musica e di tante emozioni in un lucidissimo racconto in grado di spezzarti il cuore e al tempo stesso di far comprendere quanto fosse importante quel legame, uno di quelli che di solito si vedono solo nei film. Un'amicizia fatta di “bravate” adolescenziali come prendere la macchina dei genitori per guidarla nel parcheggio della Coop di notte senza patente ma fatta anche di risate, di confidenze, di passioni e sogni, di presenze costanti poi diventate assenze. E così quel tunnel buio, di cui non si vede la fine, ingoia ogni cosa... come la morte. “Il Mio amico” è una perla, in grado di far comprendere quanto un ragazzo così giovane come Alessandro abbia saputo e potuto dare a Civitavecchia e alla sua “fratellanza”, quel gruppo che dopo anni si è riunito in un cinema per guardare ancora per venti minuti Alessandro, lasciandosi cullare dalla malinconia, abbracciandolo con i ricordi.

Al termine della proiezione ha parlato il presidente della Fondazione Cariciv, Gabriella Sarracco, che ha sostenuto il progetto che con la voce rotta dall'emozione ha ricordato il legame con la famiglia di Alessandro e con lui. “Questo corto – ha detto – ci fa capire che cos'è l'amicizia, ci hanno voluto ricordare quanto può essere intenso il rapporto tra amici, un'ulteriore dimostrazione di chi era Alessandro”.

La Rosa ha ricordato che Alessandro “È l’orgoglio della nostra generazione. Un ragazzo dal grande talento, un genio musicale, sempre curioso, con una cultura mostruosa. È la mente degli Hellosocrate”. Niccolò Fabi ha inserito una cover della canzone “Le cose non si mettono bene” nel suo album “Una somma di piccole cose” proprio per ricordare il genio di quel ragazzo scomparso ad appena 30 anni. Il sindaco Ernesto Tedesco, giunto a proiezione conclusa, si è scusato e ha ricordato che Alessandro è “un figlio della nostra città che purtroppo non c'è più, la città deve ricordare quello che è stato dato dal punto di vista artistico”.
La Rosa ha voluto ringrazia Massimiliano Grasso, presente in sala, per la vicinanza dimostrata e l'aiuto, “mi è stato molto vicino. In tanti ci scrivevano, come se tutti volessero un pezzo di Alessandro. Anche il Festival di San Romolo nasce da idea di Alessandro. Orecchio assoluto, polistrumentista, le nuove generazioni dovrebbero continuare ad avere esempi come Alessandro. Questa è la risposta della nostra generazione a quello che ci è capitato, una “pappina” emotiva enorme e abbiamo deciso di rispondere in questo modo. Il corto sarà in distribuzione da settembre”.

La produzione è curata dalla Taliari Produzioni Video, il direttore della fotografia- film editor- colorist è Damiano Impiccichè mentre la sceneggiatura è di Simone Sbrozzi. La distribuzione è a cura della West 46th films. Colonna sonora di Riccardo Pasquarella. Importante il supporto della Fondazione Cariciv. Con: Mattia Calefati, Pierfederico Bianchi, Jessica Francesca Serio, Micaela Poletto, Francesco Narciso, Leonardo Posocco e Leonardo Loberto. Operatori macchina: Damiano Impiccichè e Alessandro Boggii. Fonico di presa diretta: Alessandro Romiti. Operatore drone: Dario Baghini. Consulenza tecnica: Daniele Catini.

Impicciché ha sottolineato come dal lavoro traspaia tutto l'amore che ha guidato La Rosa e i suoi amici nella realizzazione del corto. Pasquarella ha spiegato che non è stato facile musicare questo corto, per via dell'evidente legame emotivo – era uno degli Hellosocrate – ma che proprio affrontando queste difficoltà e andando contro se stesso, e quella vocina che gli diceva di rimanere al sicuro lontano da quella valanga emotiva, è riuscito a fare pace con la canzone “Le cose non si mettono bene”. Tiziano Leonardi, altro componente della band, ha detto: “Alessandro è stato un dono, un regalo che ci è stato dato e che ha dato tanto non solo per musica ma per quanto ha evocato in ciascuno di noi”.

In sala, oltre al sindaco di Santa Marinella Pietro Tidei e alla dirigenza della Asl Roma 4, era presente la famiglia Dimito con la mamma di Alessandro che ha voluto ricordare i “danni” di quel gruppo di ragazzi che passavano le giornate insieme tra marachelle, risate e sogni. La famiglia ha voluto donare a La Rosa un quadro realizzato da Alessandro che raffigura quell'altalena su cui hanno passato così tanto tempo insieme. Una serata per ricordare una figura gigantesca che in così poco tempo passato a camminare su questa terra ha cambiato così tante vite, un amico che molti vorrebbero, un esempio che tanti dovrebbero seguire.