Veronica Olivi

Duecento città in tutto il mondo ricordano la “scelta d’amore” di Norma Cossetto. «Lo slogan delle manifestazione di quest’anno è ‘Una scelta d’amore’, la stessa che fece Norma Cossetto scegliendo di rimanere italiana e di non piegarsi ai diktat dei partigiani comunisti di Tito, tanto da pagare il suo attestato di patriottismo con la vita». Così Silvano Olmi (Comitato 10 Febbraio) ha parlato ieri pomeriggio a San Martino Al Cimino in occasione dell’iniziativa in memoria della giovane studentessa istriana che fu torturata e violentata prima di essere gettata priva di vita in una foiba su un cumulo di altri cadaveri nella notte tra il 4 e il 5 ottobre del 1943.La manifestazione si è svolta nel Parco intitolato a Norma Cossetto, in via del Colle, alla presenza dell’assessore Scardozzi, le consigliere Purchiaroni e Sberna, la presidente del consiglio Chiatti, il consigliere provinciale Ermanno Nicolai, una rappresentanza dell’Istituto Nazionale per la Guardia d’Onore alle Reali Tombe del Pantheon, di Ansi (Associazione nazionale sottufficiali d’Italia), Anget (Associazione nazionale genieri e trasmettitori), dell’associazione di polizia, marinai, arma aeronautica e Aviazione dell’Esercito (Aves), i ragazzi di Gioventù Nazionale, Massimo Giampieri e altri rappresentanti dell’istituzione locale. «Quest’anno 200 città in tutto il mondo ricorderanno la figura straordinaria che è stata Norma – ha aggiunto Olmi – che rappresenta il sacrificio di tanti nostri connazionali che si trovavano al confine orientale d’Italia e furono costretti a scappare da quelle terre e il ricordo di tanti infoibati. Tra di loro contiamo anche 15 viterbesi che hanno trovato una tragica fine in quelle zone». Da New York a Washington, passando per l’Argentina, Dublino, Belfast e Santa Cruz di Tenerife si terranno appuntamenti in memoria della studentessa, dopo che tutto è partito proprio da una cerimonia tenutasi a Viterbo nel 2018. «Raccolse così tanto successo che nel dicembre 2018, in occasione del congresso nazionale del Comitato 10 febbraio, io e il presidente viterbese Maurizio Federici decidemmo di proporre l’iniziativa al nuovo presidente, che ci disse di partire subito». «Norma simboleggia tutte le donne che hanno subito violenze in guerra e che continuano ancora oggi nel mondo – ha commentato Federici - e ricordiamo anche che è stata insignita della medaglia d’oro al Merito Civile dal Presidente Ciampi, la massima onorificenza civile. Oggi voglio portare anche l’esempio di un’altra grande italiana, l’attrice Alida Valli, nata a Pola, a cui la Repubblica Croata chiese di rinunciare alla cittadinanza italiana e lei rispose testualmente: ‘Sono nata italiana e morirò italiana’». Durante l’incontro è stata deposta una corona di fiori all’ingresso del Parco. La prossima settimana si terranno altri appuntamenti nella Tuscia per ricordare Norma Cossetto: mercoledì 5 a Castel Sant’Elia, venerdì 7 a Tarquinia e Tuscania.