Finge atti di autolesionismo per muovere a compassione l'ex e farlo tornare con lei. Il "trucco" viene scoperto e lei viene denunciata per procurato allarme.

E' accaduto in un centro di accoglienza di Orte. Da qui, nei giorni scorsi, parte la richiesta di intervento dei carabinieri perché una 19enne tunisina, da poco giunta in Italia, aveva compiuto atti autolesionistici. All'arrivo dei militari la ragazza era andata in escandescenza. Dal successivo sopralluogo effettuato dai carabinieri nella stanza della donna e dagli accertamenti sanitari è emerso che la stessa non si era procurata lesioni, ma aveva simulato un gesto autolesivo, sporcandosi con smalto di colore rosso che sembrava sangue. E' stato così accertato che il gesto era stato architettato dalla donna nella speranza di suscitare la compassione nel suo ex-fidanzato, anch’egli ospite della struttura, e indurlo a capitolare e tornare assieme. La giovante è stata denunciata per procurato allarme.