CIVITAVECCHIA - Nessuno poteva immaginare che “vita da pendolari” sarebbe potuto diventare un sinonimo di “vita da inferno” ma è quello che sta succedendo a Civitavecchia, il tutto condito da un crollo che ha praticamente reso la stazione inagibile da due mesi. Nei giorni scorsi il sopralluogo del consulente della Procura e l'unica certezza è che i tempi sembrano parecchio lunghi, con buona pace delle centinaia di migliaia di turisti costretti a fare la fila sotto lo “scoppio” del sole, come si dice da queste parti, o delle migliaia di pendolari perché, ricordiamolo, l'emergenza covid è finita e il lavoro è ripartito a pieno ritmo e – soprattutto – in sede. Quindi c'è chi deve fare l'abbonamento annuale ed è costretto ad andare alla stazione di Ladispoli, per poi essere rimbalzato a Roma, poi c'è chi trova i treni “assaltati” dai crocieristi, in attesa della promessa ottimizzazione delle corse e c'è chi si rassegna ad una vita di disagi costanti. Sui social i post si moltiplicano e quello che più rendere amara la vicenda è il fatto che non siano state previste agevolazioni di sorta per chi, ricordiamolo, paga per un servizio che spesso è – a voler essere generosi – lacunoso. La stazione è inagibile, il sottopasso sporco, maleodorante e scarsamente illuminato, i servizi carenti e ieri lo sciopero ha costretto decine di persone a tornare a casa ad orari improbabili. Nel 2022 vedere persone costrette ad arrivare a Roma per comprare un abbonamento annuale o file di turisti ferme nel piazzale antistante la stazione ferroviaria fa davvero riflettere e ci si chiede quanto si possa aspirare a quella vocazione turistica tanto chiacchierata per Civitavecchia, a quella elevazione comunitaria quando la stazione ferroviaria, uno dei biglietti da visita della città, non è in grado di fornire servizi elementari o – almeno – un tetto sulla testa. Una buona notizia sembrerebbe arrivare dall'amministrazione comunale. È prematuro parlarne ma l'assessore ai lavori pubblici Roberto D'Ottavio starebbe lavorando su un nuovo accordo di programma (rifacendosi ad uno vecchio del 2004 poi caduto nel dimenticatoio), cercando di impegnare Rfi in un nuovo progetto in cui si andrà a creare un hub solo per crocieristi, ci saràun parcheggio multipiano di circa 400 posti all'accesso a sud della stazione dove oggi c'è il parcheggio scoperto e si andrà a rifare tutta la stazione ferroviaria, migliorando la viabilità e dividendo i percorsi turistici da quelli dei pendolari. Certo, una bella idea di cui sicuramente si sente la necessità nel 2022 ma i pendolari chiedono ed esigono, visto che comunque si sta pagando per un servizio, un minimo di normalità per vivere più serenamente una quotidianità che sta diventando un girone dantesco dell'inferno.

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