Il ruolo di giudici nelle Olimpiadi antiche è sempre stato affidato ai cosiddetti “Ellanodici”. Questi erano cittadini appartenenti alle più famose famiglie aristocratiche degli Elei (abitanti dell’Elide, regione della Grecia), stimate per la propria autorevolezza e dignità. Nel corso di circa 1000 anni di Olimpiadi antiche, solo rare volte si sono sentite accuse di corruzione o atti contro l'imparzialità e la neutralità degli Ellanodici. L'unico caso in cui i giudici greci furono ampiamente criticati e censurati fu la decisione di avallare il desiderio dell'imperatore romano Nerone di spostare le Olimpiadi di due anni. Quell’edizione dei Giochi fu in seguito annullata e venne considerata come mai disputata. Gli stessi giudici vennero giustificati dall’enorme pressione morale che i conquistatori romani imponevano ai greci. Durante le prime edizioni dei Giochi, visto lo scarso numero delle discipline in gara, vi era un solo giudice. Con l'aumento delle gare olimpiche vennero implementati anche i collegi di Ellanodici che giudicavano gli atleti. Costoro vestivano una tunica di color porpora, simile a quella degli odierni cardinali, che simboleggiava il rango elevato nella società dell'epoca e possedevano una corona di foglie di olivo, pianta sacra di Olimpia, sulla propria testa. Circa un anno prima delle Olimpiadi antiche, i giudici venivano sottoposti a un profondo tirocinio sotto la guida dei Nomofiliachi ovvero i guardiani delle leggi, i quali erano i responsabili dell'interpretazione dei regolamenti olimpici. I compiti principali degli Ellanodici erano quelli di verificare e autorizzare gli atleti a partecipare alle gare. Le caratteristiche basilari che gli atleti dovevano obbligatoriamente possedere erano fondamentalmente tre: l’età, l’idoneità fisica e la provenienza. Non vi è tutt'oggi un testo antico che cita l'età minima di partecipazione alle Olimpiadi ma si pensa che 16 anni rappresentassero una sorta di criterio minimo. Vi sono state, però, anche delle deroghe a dei ragazzi dotati di un fisico già sviluppato. Altra caratteristica fondamentale per partecipare alle Olimpiadi era quella di essere totalmente di origine greca. Tale norma fu però cancellata dalla conquista romana in poi.


Un'ulteriore compito che era affidato ai giudici era quello di rispettare le norme che disciplinavano le competizioni olimpiche. Queste regole erano tramandate da generazione in generazione e furono poi scolpite su tavole di bronzo custodite nel Bulèuterion (una sorta di palazzo del potere Eleo). Il ruolo degli Ellanodici scomparve con la cancellazione dei Giochi Olimpici antichi.


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