TOLFA - Oggi a Tolfa è il giorno del 52° Torneo Regionale dei Butteri che si svolgerà a partire dalle 16 e che vedrà sfidarsi 16 squadre, ognuna composta da 3 cavalieri, provenienti da Tolfa e da 6 comuni: Bracciano, Civitavecchia, Allumiere, Soriano, Anguillara e Tarquinia. La manifestazione promette veramente bene visto che sarà una competizione sportiva di altissimo livello. Sul campo 48 cavalieri tra i più bravi del Centro Italia che si contenderanno il bellissimo Drappo della vittoria, ideato e realizzato dall’artista tolfetana Silvia Di Silvestro dedicato a: “Il ruolo del cavallo nell’economia tolfetana”. Più di mezzo secolo di storia è ciò che è riuscito a dare Stefano Pierini (più noto come Mimmo) alla sua amata Tolfa: proprio lui è infatti l'ideatore del Torneo Regionale dei Butteri. Nato nel 1939 in via Costa Bassa i intelligente, vulcanico e da sempre curioso della vita e con una marcia in più. Ha passato gran parte degli anni a navigare. Dopo essersi congedato ha continuato la navigazione sui traghetti delle FS a Civitavecchia e ciò gli permise di stare più vicino alla famiglia e ai suoi figli. A giugno del 68, Mimmo col suo amico Pierluigi Vignati durante una passeggiata entrarono nella bottega artigianale tolfetana della lavorazione del cuoio di Antonio Bartolozzi e era presente anche il maestro Giuseppe Rocchi, presidente allora della Pro Loco di Tolfa. Durante la chiacchierata nella bottega, Mimmo vide su un ripiano una tavoletta che destò la sua curiosità: c'era un disegno a forma di otto con cavalli rampanti incollati lungo il percorso. Il maestro Rocchi raccontò allora di quando, almeno 10 anni prima circa, il cavaliere tolfetano Roberto Perfetti partecipò alla Giostra della Quintana a Foligno; e quando tornò a Tolfa il maestro Rocchi ne ideò la raffigurazione che aveva colpito Mimmo. A Pierini allora venne l'idea di dar vita a una competizione equestre sportiva d'eccellenza anche nel Lazio con svolgimento proprio a Tolfa che è per antonomasia il paese del cuoio e dei butteri che si sarebbe chiamata Torneo dei Butteri. Pierini non si fermò e pensò che il luogo ideale per questa competizione che aveva in mente era il campo sportivo e che ad aprire la manifestazione doveva esserci la sfilata equestre dal centro storico con l'accompagnamento della banda fino al campo dove si sarebbe svolta la Competizione Sportiva tra squadre di cavalieri. Questo progetto di Mimmo aveva bisogno dell’autorizzazione del sindaco, che all’epoca era il Prof. Fabio Carducci. Nel ’68 il comune non poteva permettersi di finanziare iniziative nuove e in paese c'era solo la festa di Sant’Antonio e quella del patrono. Mimmo si recò dal sindaco, accompagnato dal maestro Filippo Copponi a cui era ben chiaro che qualcosa a Tolfa si dovesse fare per portare qualche soldo nelle casse comunali. Il maestro Copponi fece da mediatore tra Mimmo e il sindaco Carducci, il quale non finanziò l'evento, ma autorizzò l'utilizzo del Campo Sportivo. Mezz’ora dopo da quel colloquio, Mimmo era già su al campo ad ingegnersi per far divenire realtà
il sogno del Torneo. Per tracciare un “8” perfetto, anzi due, uno più grande ed uno più piccolo con le curve contrapposte perfettamente uguali per realizzare la pista per i cavalli serviva un tecnico, così Mimmo si rivolse al prof. Ettore Pierrettori. Le direttive furono semplici: rimediare una corda lunga ed un chiodo per pali di legno: le donne del Poggiarello aiutarono Mimmo a trovare la corda lunga nelle stalle, mentre il chiodo lungo 30 cm venne fatto dall’abile ferraio Antonio Ceccaglia. Ettore e Mimmo piantarono al centro del campo il chiodo a terra e con molta difficoltà disegnarlo tutta la pista a forma di 8 sul campo sportivo di pozzolana. Fu il custode del campo Angelino La Valle ad insegnare a Mimmo come tracciare le righe della

pista con il gesso. Alcuni ragazzi però cancellarono parte del lavoro fatto e solo con l’intervento di Felice Scoponi che, con l’Italcementi aveva realizzato quel campo sportivo ed era stato nominato presidente dell’Unione Sportiva, si ritornò a portar rispetto a quell’idea di Torneo dei Butteri, ripristinando la pista danneggiata. Iniziò a circolare la voce di quel sogno così ambizioso che stava prendendo forma.a Tolfa, tanto che venne anche riportato sulla rivista locale “La Rocca” ideata da Giuseppe Cola (a cui Tolfa deve gran parte delle ricerche storiche ed archeologiche del territorio). Nel 1968 prese così vita il 1° Torneo Regionale dei Butteri. Dopo poco il nome di Stefano Pierini venne cancellato dall’Albo Anagrafe di Tolfa a sua insaputa. Solo casualmente per una richiesta di documenti, scoprì la triste verità. Passò tutta la sua vita tra girare il mondo e Civitavecchia, ma non dimenticò mai il suo amato Torneo dei Butteri. Ogni anno al Torneo invece di essere accolto nella tribuna d’onore, Mimmo sedeva sugli spalti tra gli spettatori a vedere la sua creatura crescere e diventare l’Evento più sentito ed atteso non solo per i tolfetani, ma anche per tutti i Comuni che partecipavano alla competizione sportiva.

Il Torneo dei Butteri ebbe anni di grande gloria e prestigio, fino a quando si disputò al Campo Sportivo di calcio; poi per scelta amministrativa non permisero più di disputare il Torneo sul campo e la competizione venne spostato a “La Nocchia”, ci vollero anni per abituarsi a quella distanza dal paese, ma le fondamenta solide del Torneo dei Butteri non hanno mai oscillato ed oggi è tornato con grande fatica al suo massimo splendore; la “tigna tolfetana” non ha mollato mai e pure se fosse spostato sul pianeta Marte, il Torneo dei Butteri esisterebbe in tutta la sua bellezza e le sue 52° edizioni ne sono la conferma. A quel giovane cameriere che serviva al Bar Mattei (conosciuto come Bar dell’Ammalato) dove Mimmo e tutte le persone che lo hanno aiutato a realizzare il sogno andavano a fare pausa da quelle dure giornate di lavoro, Tolfa deve molto: fu testimone originale, uditore di tutti i discorsi sulla realizzazione, progettualità e difficoltà del Torneo dei Butteri. Quel giovane cameriere, noto a tutti come il farmacista Angelo Chiavoni, nel 2019 ha donato un tesoro prezioso a Tolfa, parlando di Mimmo. La Pro Loco di Tolfa presentò Mimmo alle nuove generazioni l’ideatore del Torneo, Stefano Pierini. Lo scorso anno al Torneo dei Butteri 2021 tutti sapevano chi era e le sue parole commosse furono: «Riempie il cuore di gioia vedere tanti giovani, qualcuno allontanandoci dal paese aveva decretato ormai la fine di questo Torneo, però questi giovani dimostrano il contrario: il Torneo è ancora vivo e vegeto e ha ancora un futuro». Per fortuna ci sono persone di ogni età che con intelligenza e caparbietà credono in questo Torneo, in ciò che rappresenta e la sua importanza storica che ha per Tolfa e questo articolo dedicato a “Mimmo” Stefano Pierini ne è la prova. Un ringraziamento a Mimmo per averci concesso i suoi appunti personali e a Valentina Tagliani, una giovane donna innamorata e appassionata di Tolfa e che spende il suo tempo per far conoscere le radici e le tradizioni tolfetane.

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