«Siamo stati colpiti anche noi da quel ragazzo in escandescenza». Anna Mastrandrea, consigliere comunale di Cerveteri, racconta la propria disavventura lungo l’autostrada A1, Lodi-Casalpusterlengo. Un choc la mattina del 12 agosto quando l’auto guidata dal marito, Vincenzo, si è ritrovata insieme a tutte quelle bersagliate da un 22enne egiziano sceso da un treno ad alta velocità dopo aver azionato il freno d’emergenza all’altezza di Borghetto Lodigiano. Una notizia che presto ha fatto il giro del mondo. «Quel giovane – aggiunge Mastrandrea – si è posizionato al centro dell'autostrada e ha iniziato a lanciare con grande violenza sassi e oggetti di ferro contro i veicoli in transito. Almeno 15 i mezzi danneggiati, tra cui un'ambulanza che ha potuto soccorrere alcune persone ferite dai vetri schizzati all'interno del veicolo. Per fortuna nessun ferito grave, ma le auto tutte danneggiate tra cui anche la nostra». L’africano è stato fermato dai poliziotti con il taser, dopo aver minacciato di tagliarsi la gola con il taglierino, ed è stato trasportato in ospedale seguito da una scorta. «Era in stato di alterazione e invocava Allah – prosegue - ho ringraziato Dio per come è andata. Se il vetro avesse ceduto e l'oggetto di ferro ci avesse colpito o se mio marito, dopo il colpo, non fosse riuscito a controllare l'auto, non so cosa sarebbe potuto succedere». Anna e Vincenzo stavano tornando da Seregno, città dove vive il figlio ormai da tempo. Si erano recati in Brianza per festeggiare il compleanno del nipotino. E con loro anche la nuora. «Ringrazio i sanitari e la polizia intervenuti in nostro soccorso. Questo episodio mi ha confermato che non è sufficiente essere prudenti, molto dipende anche da chi incroci sul tuo cammino. Buona vita a tutti».

Da quanto si apprende il 22enne, dimesso, è stato successivamente condotto in una cella della Questura di Lodi in attesa del processo per direttissima. Si dovrà difendere dalle pesanti accuse di sicurezza dei trasporti, interruzione di pubblico servizio , resistenza a pubblico ufficiale. Tra le persone rimaste coinvolte anche la deputata della Lega, Claudia Gobbato.

Per fortuna Anna, Vincenzo e l’altra donna con loro in macchina hanno potuto proseguire il viaggio verso la Capitale dopo un paio di ore di traffico provocato naturalmente da quel trambusto e dai rilievi delle forze dell’ordine. Danni registrati alla loro Opel Mokka ma poteva andare molto peggio. La loro auto alla fine è stata colpita non da un sasso ma da un cartello stradale che si trovava a bordo della carreggiate. L’egiziano probabilmente aveva esaurito le pietre raccolte dopo essere sceso dal convoglio.

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