CIVITAVECCHIA - "Mentre i cinque personaggi rimasti nel Cda dell’Ente Agrario, dopo le defezioni dei più saggi e la interdizione del Presidente, restano puerilmente a difendere posizioni ormai indifendibili e pericolose con articoli farneticanti e pieni di enormi sciocchezze, come quello recentemente uscito sulla stampa, Comune, Soci e Comitati possono esprimere soddisfazione per un nuovo successo che si vuole partecipare alla cittadinanza". È quanto sostiene il delegato del Comune agli usi civici Pasquale Marino riferendosi alla nuova sentenza - la 180/2022 - emessa il 3 agosto scorso da parte del commissario agli usi civici la quale, come le precedenti due sentenze la 66/2019 e la 43/2020, stabilisce che ulteriori particelle della Tenuta delle Mortelle sono libere da usi civici.

"Ormai, oltre a queste tre sentenze, sono più di tredici i periti incaricati giudizialmente (Ctu, cioè periti del giudice) che sconfessano la perizia Monaci - spiega Marino - unica nel voler mantenere demaniali ben 165 ettari intensamente edificati di Tenuta delle Mortelle, con la conseguenza di costringere 5000 famiglie alla perdita della proprietà della abitazione e innescare tutta una serie di inutili spese per processi di fronte al Commissario. È una vera vergogna che l’agraria, con i suoi cinque personaggi superstiti, continui a impugnare le sentenze e sperperare denaro della collettività quando è ormai universalmente noto che i terreni di Tenuta delle Mortelle sono liberi e non appartengono al patrimonio dell’Università agraria di Civitavecchia. E non basta, perché sono stati recentemente ritrovati i documenti attestanti le affrancazioni di tutti i terreni che la perizia Monaci accerta come privato gravato su tenuta XIII Quartucci: ben 106,30 ettari nella zona costiera che va dall’Ideale alla Medusa, che comprende anche i terreni appartenenti al Comune per i quali è stato presentato ricorso al Tar. Possiamo ben rispondere alla signora Delmirani che senza alcun dubbio la perizia Monaci è da eliminare - ha ribadito il delegato - in quanto piena zeppa di errori, guarda caso tutti tendenti ad estendere invece che a diminuire le terre vincolate. E gli diciamo inoltre che non è per niente vero che la perizia Monaci diminuisca "circa il 40%" le terre vincolate rispetto alla precedente perizia Rossi, perché aumenta invece sia i demani di ben 145 ettari sia il privato gravato di ulteriori 71 ettari. Questi sono dati incontrovertibili ed è mistificatorio che si cerchi di dire il contrario e scaricare tutte le responsabilità sulla perizia Rossi autorizzata dalla Regione. Del resto le 1200 opposizioni sono state presentate tutte contro la perizia Monaci ed è questa che va cambiata come giustamente la Regione ha più volte affermato. Speriamo che questa volta i rappresentanti regionali mantengano la promessa e ci liberino al più presto dai falsi demani imposti da questi personaggi che continuano ad occupare le loro poltrone dopo oltre due anni dalla scadenza del mandato rifiutando ogni tentativo di soluzione come hanno fatto il 25 luglio scorso disertando il tavolo con Prefetto, Regione e Comune, in totale spregio delle istituzioni. Peraltro, ogni consigliere decaduto dovrà assumersi le proprie responsabilità, qualora le autorità competenti acclarino le illeggibilità del loro operato. Questo è il vero volto dell’Ente agrario oggi, un Ente - ha concluso il delegato Marino - che è riuscito a trasformare un diritto della collettività come gli usi civici, in un metodo per imporre vincoli inesistenti alla cittadinanza riservando la gestione ai pochi personaggi menzionati, con la totale esclusione di soci e cittadini. Continueremo proprio per questo a combattere fino a che non verranno ristabiliti i diritti dei nostri concittadini e l’Ente agrario non sarà gestito in modo corretto".