CIVITAVECCHIA - «Non sono il primo ma spero, per il bene della Lega, di essere l’ultimo». In effetti quanto dichiarato dall’ormai ex consigliere del carroccio Alessandro D’Amico nel dire addio al partito racchiude bene quanto accaduto in questi ultimi tre anni all’interno della Lega. Il partito che ha espresso il Sindaco, anche se il sostegno al primo cittadino non è stato sempre così chiaro e deciso. Una Lega dai mille volti, che ha visto continui passaggio e cambi di incarichi, non dando sentore di unità e condivisione.

CONSIGLIO COMUNALE Già a pochi giorni dall’elezione, è stato Daniele Perello a lasciare la Lega, costituendo il gruppo misto. Evidentemente si aspettava altro al momento della composizione della giunta e della distribuzione di primi incarichi. Tra gennaio e febbraio 2020 va in scena il primo strappo con protagonisti Cacciapuoti e Pepe. I due lasciano la Lega, passano al Gruppo misto, il sindaco li mette fuori dalla maggioranza per poi riabbracciarli, con Cacciapuoti promosso a capogruppo. L’ingresso di Marino va a rinfoltire le fila: sarà lui,  insieme ancora a Pepe e Cacciapuoti, ad aprire la fase “aventiniana” nello scorso autunno, disertando commissioni e consigli, per poi rientrare con l’ennesimo rimpasto di giunta.

GIUNTA Proprio la giunta vede la Lega protagonista delle diverse formazioni che hanno caratterizzato i primi tre anni di amministrazione. Si iniziò con tre donne: Alessandra Riccetti ai Servizi Sociali, Claudia Pescatori al Commercio ed Emanuela Di Paolo al Bilancio. Dopo un anno fuori Pescatori dentro Leonardo Roscioni all’Urbanistica. Ancora pochi mesi e a novembre 2020 arriva la giunta che certifica la rottura con FdI: Riccetti è sostituita da Norberta Pietroni al bilancio, con Di Paolo spostata al Commerci. Tedesco quater a dicembre scorso: fuori Pietroni e Roscioni, dentro Vitali e Picca, con Di Paolo di nuovo al Bilancio. Nel mezzo il cambio di capigruppo in consiglio e coordinatori di partito, da Zappacosta a Coppari, passando per Giammusso.

IL FUTURO Al momento la Lega resta il partito con più consiglieri, quattro. Ma D’Amico quanto resterà nel gruppo misto? C’è chi lo vuole già vicino a Forza Italia. Chi invece alla lista Tedesco. Bisognerà attendere per capire se e come cambieranno gli assetti in maggioranza.
Dell'argomento se ne è parlato stamani a news&coffe con il vice sindaco Manuel Magliani

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