CERVETERI - Un evento, anzi un doppio evento che rischia di non portare nessun guadagno aggiuntivo nelle tasche dei commercianti locali e che anzi rischia di danneggiare l'ambiente circostante oltre che a creare disagi per due giorni alla popolazione e in particolar modo ai residenti di Campo di Mare. Ancora una volta a finire nel mirino di volontari, attivisti e cittadini c'è il Jova Beach Party che il prossimo fine settimana prenderà il via sulle spiagge etrusche. I Volontari, Cittadini e Attivisti per l'Ambiente hanno deciso di diffidare il comune di Cerveteri «ad annullare o, quantomeno, delocalizzare il Jova Beach Party del 2022, in un sito più idoneo, ad esempio lo stadio Galli, o altro luogo che non abbia alcun tipo di impatto diretto o indiretto sulla natura e sull'habitat dunale e costiero». Nella loro diffida il gruppo di cittadini e volontari punta i riflettori sulla prima edizione del Jova Beach già considerato all'epoca «un attacco all'ambiente da associazioni nazionali e locali. Una sospensione della legalità accompagnata dall'insensatezza, il cui obiettivo dichiarato di trasformare le spiagge in discoteca e che l'area concerto è praticamente contigua al Monumento Naturale di Torre Flavia» dove ogni anno, come si evidenzia anche nella diffida, fanno tappa il fratino e il corriere piccolo (due specie protette) per la nidificazione. Concerto che dunque potrebbe causare problemi anche ai volatili in via di estinzione e alla loro prole non solo per la presenza di mezzi meccanici che invaderanno la spiaggia per allestire l'area concerto con relativi palchi e luci, ma anche per la molte di spettatori prevista e per le luci e la musica assordante che in quei due giorni invaderà la frazione. Per non parlare poi del problema relativo ai rifiuti: «Ancora due mesi dopo il concerto i cittadini di Marina di Cerveteri si trovarono costretti a sollecitare la pulizia delle strade dai rifiuti, emblemi di un evento inutile e dannoso che nulla di buono ha portato se non disservizi e scompiglio. Tra l’altro quest’anno, le date sono due e quindi la mole di rifiuti sicuramente raddoppia. E come saranno smaltiti e con quali eventuali costi aggiuntivi per i cittadini?». Il gruppo di cittadini e volontari inoltre ricorda l'esposto presentato già nel 2019 contro la prima edizione del tour. «Quel procedimento è ancora pendene e i segni del primo passaggio di Jovanotti - si legge nella diffida - sono rimasti ben visibili, con la trasformazione del prato - duna da "ricostituire" indicato dai funzionari della Regione Lazio in un enorme e desolante parcheggio, soggetto a frequenti allagamenti nel periodo autunnale ed invernale, più volte segnalati dai residenti delle vicine abitazioni, costretti a subire continui disagi». Fari puntati anche sull'avanzata di Omicron 5: «Il Jova Beach Party è "un assembramento, quello che ci è stato proibito finora"».


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