CERVETERI – Continuano a cadere sull’asfalto e nei giardini delle abitazioni, e francamente non si conoscono le cause di questo fenomeno.

Sono cinque i rapaci feriti e recuperati in poche ore. Un mistero evidentemente ancora non chiarito a Cerveteri e Ladispoli ma che sta occupando in questi giorni le tante associazioni animaliste del territorio. Si esclude comunque il ferimento ad opera di cacciatori. «Questa ipotesi è da scartare – precisa Fabio Di Matteo, responsabile di Fare Ambiente Cerveteri – gufi e civette hanno riportato dei traumi, alcuni, probabilmente, nell’aver sbattuto a delle recinzioni nell’inseguimento delle prede, ritengo per lo più per il caldo e la siccità di questo periodo. Gli esemplari comunque li abbiamo tutti affidati ai veterinari della Lipu per scoprire le cause». Salvati anche due gheppi. «Sono stati trasportati – prosegue Di Matteo - al Centro Recupero Fauna Selvatica Lipu Roma dove del personale esperto e professionale se ne prenderà cura fino alla liberazione. Invitiamo tutta la cittadinanza a continuare a segnalare situazioni di pericolo per queste creature tanto belle quanto fragili ma allo stesso tempo vogliamo sensibilizzare sull’importanza di non toccare degli esemplari giovani che ancora non sono capaci di volare, salvo che un pericolo imminente per la loro incolumità lo richieda». Uno scenario che si sta presentando anche nella vicina Ladispoli. «L’altro pomeriggio – scrivono i volontari delle Guardie Nogra - è stato consegnato al nostro comandante Marco Azzari uno splendido esemplare di civetta e portato alla Lipu». Semplice coincidenza? «Il caldo non credo sia la causa – risponde Alessandro Polinori della Lipu – erano giovani o con altre patologie, nulla di riconducibile alle alte temperature».

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