LADISPOLI – Nuovo blitz della Guardia di finanza sulla costa. Le Fiamme Gialle, l’altra mattina, hanno chiuso un rimessaggio, ed è il secondo tra l’altro registrato nell’ultimo periodo. Un duro colpo per i titolari che non potranno più proseguire la loro attività. Il sequestro preventivo, disposto dalla Procura della Repubblica di Civitavecchia, è scattato, sembrerebbe, per le solite disposizioni in tema di materia ambientale in quanto diverse situazioni non sarebbero state rilevate a norma dagli investigatori intervenuti. Tra cui, come anche nell’altro centro adibito per le attività di rimessaggio, per questioni igienico sanitarie, tra cui i lavori di pulizia e lavaggio delle barche. Non è da escludere che anche in questo caso i residui di olio e nafta non sarebbero stati smaltiti adeguatamente per essere scaricati invece nel terreno filtrando appunto nel sottosuolo e successivamente a mare.

Un modus operandi in contrasto con le legge, la quale prevede che questo tipo di lavoro debba sottostare a particolari e precise disposizioni anti inquinamento, a protezione dell’ambiente. Da capire se le indagini dei militari ladispolani siano chiuse qui o se proseguano durante la stagione estiva.

Già in passato, sul litorale, si erano accesi i fari della magistratura quando di fatto vennero chiusi tutti i campeggi e le aree adibite per i camper per abusivismo e lottizzazione abusiva. Strutture ricettive che però, come annunciato nei mesi scorsi dall’amministrazione comunale, torneranno a regime con nuove modalità. I proprietari delle barche nel frattempo potranno richiedere di rientrarne in possesso solo tramite un’autorizzazione particolare. Insomma, una situazione piuttosto caotica alle porte della stagione estiva. Uno scenario inaspettato naturalmente per i rispettivi gestori.

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