CIVITAVECCHIA - “Signori buonasera. Vi chiamo per dirvi che dal prossimo settembre vogliamo Francesco Sambucaro con noi alla Roma”. Parole chiare, chiarissime quelle del coordinatore tecnico delle attività giallorosse relative alle rappresentative che vanno dall’Under 10 all’Under 14 Bruno Conti, riferite al telefono nella giornata di giovedì ai dirigenti del Dlf Civitavecchia, società dove quest’anno l’attaccante Francesco Sambucaro, piccolo talento nativo di Ladispoli in forza agli Esordienti 2010, ha davvero sorpreso tutti: compagni, società e pubblico. Ha iniziato a calcare i campi da calcio all’età di 5 anni, quando sul sintetico del “Lombardi” di Marina di San Nicola ha imparato a dare i primi calci al pallone, con il tempo mai abbandonato, perché da quel momento i calci su quella sfera di cuoio sono stati sempre di più, come la crescita personale giorno dopo giorno, il costante impegno partita dopo partita e il sacrificio allenamento dopo allenamento. La maledetta pandemia da Coronavirus l’ha vissuta con la maglia dell’Academy Ladispoli, senza dubbio un’esperienza di due anni molto importante che ha portato in Francesco altri miglioramenti e insegnamenti da mettere tutti in quel famoso bagaglio, utile per il raggiungimento del proprio sogno personale. E nonostante il Covid abbia spezzettato i piani di ogni bambino, costringendo tutti a non scendere in campo e a non ritrovarsi tutti insieme, ecco però che per Francesco nell’era post-Covid arriva subito il momento cruciale: la firma sul tesserino del Dlf per vestire la maglia biancoverde. Ed è qui che Sambucaro inizia a dare il meglio di sé. Ma andiamo con ordine: Francesco sceglie Civitavecchia grazie a Claudio Tossio, storico istruttore locale, che dopo una partita disputata in campionato lo vede con addosso la maglia dell’ex squadra Ladispoli e decide di portarlo a viale Guido Baccelli. Per Francesco mister Claudio diventerà un vero e proprio punto di riferimento: sarà la persona con cui lui parla, si sfoga, si confida e si emoziona. Ma d’altronde si sa quale deve essere il giusto ingrediente per avere un ottimo rapporto nella Scuola Calcio tra istruttore e giocatore: l’empatia. Perché senza di essa diventa veramente difficile confrontarsi. Inutile girarci intorno. Essere empatici, per un istruttore di Scuola Calcio è il vero trucco per far crescere qualsiasi bambino: perché non è da tutti avere la capacità di mettersi nei panni di un’altra persona, di comprenderla e di immedesimarsi nelle sue scelte o nei suoi comportamenti, senza però lasciarsi trasportare in modo totale. E quest’anno è stato esattamente questo il legame tra Francesco e mister Claudio, così come per tutto il resto del gruppo. Ed è proprio grazie a tutto questo che il gruppo Esordienti 2010 è riuscito a vincere tutto quello che poteva vincere: dall’en plein di vittorie in campionato ai primi posti ai tornei “Champion” di Fiuggi, all’ “Ostia Cup - Memorial Daniel e Davide” di Ostia e al “Memorial Di Ianne” di Civitavecchia, oltre al secondo posto al torneo “Grosseto”, i piccoli biancoverdi hanno svolto un percorso straordinario, compiendo autentici capolavori e regalando continue soddisfazioni alla società, in particolare al responsabile della Scuola Calcio Bruno Dignani, al direttore sportivo Gianni Marcoaldi e al presidente Andrea Rocchetti.
Per Francesco Sambucaro una stagione da protagonista, culminata con tanti gol e altrettante gioie, su tutte quella del premio individuale come miglior giocatore ricevuto dopo il torneo di Ostia lo scorso maggio. Ed oggi il protagonista degli Esordienti 2010 del Dlf vola a Trigoria e questa volta ci va davvero, visto che tre anni fa già svolse un provino con il team capitolino. Oggi Sambucaro ha avuto la giusta ricompensa, perché Francesco è sempre stato bravo a tenere i piedi per terra, senza mai vantarsi con gli amici o con i compagni di classe. Ha saputo superare le difficoltà che non sono state poche fin qui, visto che quest’anno ha dovuto fare i conti anche con un infortunio, ha saputo essere bambino giocatore e bambino studente a tutto tondo, senza mai tralasciare la scuola. E da settembre, con l’inizio della seconda media, Francesco non vedrà soltanto l’aula scolastica, ma inizierà a frequentare anche quella di Trigoria, quella che molti bambini sognano. E questo sogno oggi il lupacchiotto Francesco - tra l’altro tifoso sfegatato della Magica - lo ha parzialmente realizzato. Ma questo è solo l’inizio, perché di strada ce n’è ancora tanta, tantissima da percorrere. Nel frattempo però è giusto godersi questa chiamata che ha il sapore di una meritata vittoria: quella della sua famiglia, quella di mister Claudio, quella della società e quella di Francesco soprattutto, pronto a disputare l’ultimo anno di pre agonistica con la maglia della Roma. Un’opportunità d’oro per il 12enne, che dopo tante visionature da parte degli addetti ai lavori giallorossi, è stato chiamato per iniziare un percorso che si spera col tempo possa rivelarsi vincente. Ma ora è giunta l’ora di vivere questa avventura fino in fondo, perché in un modo o nell’altro sarà senza dubbio indimenticabile.
«Sono davvero orgoglioso di te Francesco - fa sapere mister Claudio Tossio - In bocca al lupo».
Mat. Cec.
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