GIAMPIERO ROMITI

Antonio Giammusso, si sarebbe mai aspettato che al suo primo approccio con la politica avrebbe avuto modo di diventare l’uomo più importante di un grande partito come la Lega ?

“Ho sempre accarezzato l’idea di intraprendere questa attività con la determinazione necessaria per svolgere un ruolo centrale. Per me stesso ma soprattutto per i cittadini che mi hanno spinto ad affrontarla”.

Quindi chi le è stato particolarmente vicino ha visto giusto. I risultati che ha conseguito in appena tre anni sono a dir poco esaltanti.

“In effetti ho ottenuto significativi riconoscimenti e confesso che sulle prime ne sono rimasto stupito”.

Ha letteralmente bruciato le tappe, se ne rende conto ?

“Non è il caso di esagerare”.

Ah sì ? Le ricordo che nella kermesse amministrativa è risultato il primo degli eletti leghisti con 436 preferenze e per un debuttante è già questo un exploit. Una volta messo piede nell’Aula Pucci ha svolto il ruolo di capogruppo, poi è stato nominato coordinatore dell’agguerritissima “squadra” salviniana e oggi è pure consigliere metropolitano. Allora ?

“ Sì, sono traguardi assai significativi. E non vorrei essere considerato presuntuoso se dico che sono il frutto del grande impegno che ho profuso dall’inizio.”

Dev’essere proprio così. Perché in politica i riconoscimenti non si ottengono per caso. Ma visto che ha letteralmente calzato gli stivali delle sette leghe, fin dove ha intenzione di arrivare?

“Non mi pongo limiti. Non mi sono certamente montato la testa, penso solamente ad offrire il mio contributo perché la macchina amministrativa vada sempre al massimo dei giri e di non deludere chi mi ha concesso piena fiducia con il voto”.

Se guarda al futuro cosa si aspetta o sogna che arrivi?

“Per ora mi bastano le certezze che custodisco gelosamente. Non nascondo però che, constatato che a livello nazionale si è avuta la conferma che il centrodestra unito è vincente, mi auguro che anche a Civitavecchia possa ritornare al più presto la squadra di governo al completo”.

Significa che attende a braccia aperte il “rientro” di Fratelli d’Italia e della lista civica “La Svolta”?

“Penso che la loro collocazione naturale sia tra gli scranni della maggioranza. E spero che si superino i contrasti verificatisi e che si riprenda insieme il percorso per centrare gli obiettivi più luminosi per la comunità che ci ha consegnato le chiavi della città”.

Ha detto di avere delle certezze che custodisce gelosamente. Quali sono?

“La Lega anzitutto. Poi il coordinatore regionale Durigon e il sindaco Tedesco”

Bel tris d’assi…

“Indubbiamente”

Nei due anni che mancano alla chiusura della legislatura, qual è il bersaglio più rilevante da centrare?

“Credo che sia quello di intercettare più fondi possibili tramite il Pnrr. Non possiamo farci scappare un’opportunità così preziosa”.

E se arriveranno come li utilizzerete?

“Sul tappeto ci sono numerosi progetti. Al punto in cui siamo arrivati è però fondamentale dobbiamo fare in fretta perché il tempo corre e non possiamo né rischiare di perdere i suindicati fondi per non essere riusciti entro l’anno prossimo a cantierare i lavori che riteniamo più urgenti”.

Positiva l’esperienza da consigliere della Città Metropolitana?

“Straordinaria. E molto premiante per me e ne sono orgoglioso. Se Civitavecchia è il primo comune della provincia ad aver beneficiato di importanti somme del Pnrr, si deve anche al mio proficuo attivismo”.

Effettivamente è arrivata una “carrettata” di euro…

“Direi proprio. Vogliamo ricordare a cosa servirà?”

Perché no. Sentiamo...

“Un milione e mezzo per Liceo Artistico, Itis Marconi e Calamatta; 950.000 euro per il PalaGalli e 200.000 per un parco per disabili; 13 milioni per il progetto Pinqua per la riqualificazione di San Liborio insieme ad Ater”.

Tanta roba. Che, immaginiamo, le fa provare grande soddisfazione.

“Sicuro. Ma soprattutto perché rappresenta una chiara risposta a chi dubitava che non fossi pronto per rappresentare Civitavecchia in modo proficuo in un contesto in cui ci si deve confrontare e relazionare con le più alte cariche romane”.

Ritiene fondamentale la virtuosa sinergia tra Comune e Adsp?

"Assolutamente. Tra l’altro le faccio presente che ho ricevuto financo la nomina di responsabile delle politiche portuali regionali per cui non potrò fare a meno di rendere saldo un rapporto che è basilare per sviluppo, occupazione e crescita economica della città”.

Giammusso, abbiamo parlato di tutto ma non di questi primi trentasei mesi di legislatura. Come li giudica?

“Il covid purtroppo non ha permesso di viaggiare a ritmi sostenuti. Ora dobbiamo recuperare il tempo forzatamente perduto e spianare il ventre a terra per il rush finale”.

Ottimista che tutto si concluda alla grande?

“Decisamente”.

Riesce a trovare il tempo per il football che è la sua grande passione ?

“A tutti i costi. Perché non potrei farne a meno. E continuo a giocare con l’Atletico e, se le interessa saperlo, con soddisfacenti risultati. E sono fermamente intenzionato a scendere ancora in campo per contribuire insieme ad un gruppo meraviglioso alla vittoria del campionato di seconda categoria. Dopodiché attaccherò gli scarpini al chiodo e passerò dietro la scrivania”.

Politica e sport all’insegna del successo, dunque. Buon tutto Giammusso!

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