CIVITAVECCHIA - Anche la Fiom Cgil, insieme alla Camera del Lavoro della Cgil, è al lavoro per presentare le proprie osservazioni in merito al piano per la transizione ecologica di Civitavecchia. "Sono evidenti l’importanza e la portata di un progetto che se sarà così realizzato darebbe sviluppo e rilancio all’occupazione del territorio e sarebbe ciò per cui siamo mobilitati da tempo - spiegano dalla Fiom Cgil - ci sono le condizioni affinchè il nostro territorio diventi un laboratorio nazionale di insediamenti industriali con e per le fonti rinnovabili. Un’opportunità possibile oggi perché “ieri” – a differenza di chi era interessato solo al presente immediato – come Fiom e Cgil abbiamo iniziato a ragionare con il territorio lavorando quindi anche per il domani. Seguiremo passo per passo questo percorso come sempre in stretto rapporto con i lavoratori che abbiamo l’onore di rappresentare. Insieme al parco eolico offshore ci sono progetti per sbocchi produttivi e di manifattura per il sito Tvn quando cesserà l'utilizzo del carbone. In sintesi infrastrutture portuali per ospitare la filiera dell’eolico offshore, creazione di un hub per l’accumulo e la distribuzione di energia prodotta da fonti rinnovabili, produzione di idrogeno verde, installazione di impianti fotovoltaici, un centro di ricerca per la sostenibilità e la transizione ecologica. Si stima un investimento iniziale di oltre 1 miliardo e 700 milioni di euro - hanno sottolineato - con la creazione di 1801 posti di lavoro tra produzione e installazione per ognuno dei tre anni di durata degli investimenti. Negli anni successivi, per la gestione e manutenzione degli impianti, all’anno si stimano 1050 occupati comprensivi dell’indotto con una prospettiva di 30 anni".
È possibile consultare la sintesi del Piano per la Transizione di Civitavecchia dal sito web di Lazio Innova, a questo indirizzo: www.lazioinnova.it/pte-civitavecchia