CERVETERI - «Presto avremo la soluzione, forse già in queste ore».

L’assessore all’Agricoltura di Cerveteri, Riccardo Ferri, ha preso parte ieri mattina al blitz di allevatori, agricoltori e cittadini che si sono riuniti in piazza

Santi Apostoli a Roma per chiedere interventi contro l’emergenza cinghiali che sta provocando problemi sanitari, sociali, economici e ambientali ma anche incidenti stradali con feriti e morti. Anche sulla costa cerveterana negli ultimi è suonato un vero e proprio campanello di allarme per la presenza di almeno 15 animali selvatici liberi di gironzolare tra il lungomare, le abitazioni, i negozi e la Palude di Torre Flavia.

Si tratta della più grande protesta mai realizzata nella Capitale, quella della Coldiretti, dove, tra l’altro, stanno aumentando i casi di peste suina che mettono a rischio gli allevamenti di maiali e produttori di salumi e a pensarci bene anche l’immagine dell’Italia nel mondo. «Si è vero – prosegue l’assessore etrusco Ferri – è un problema serio anche da noi. I cinghiali stanno divorando il grano in questo periodo dopo aver creato danni all’agricoltura. Stesso discorso sulla costa. Non possiamo permetterci più che ci siano ulteriori nascite. Pretendiamo vengano messe in atto tutte le misure urgenti, tra cui il loro abbattimento se necessario, per poter risolvere al più presto questo enorme problema. Gli agricoltori seminano e lavorano i propri campi ed i cinghiali raccolgono, è una situazione non più sostenibile. Ecco perchè ho deciso di affiancare gli agricoltori in questa legittima protesta nella Capitale».

I comitati ormai da mesi si fanno sentire. «Solo a Campo di Mare – sostiene Enzo Musard, presidente di Cerenova-Campo di Mare - la colonia oggi vanta almeno 9 esemplari, stanziati nel boschetto dietro la stazione ferroviaria. Se ne segnalano anche vicino la stazione di Furbara, proprio dentro l'area privata del Casale del Turbino e intorno al sito archeologico di recente scoperta. A marzo scorso su quella strada, ricordo, c'è stato uno scontro violento dietro una curva tra un grosso esemplare di cinghiale e l'automobile guidata da un residente che al mattino presto si stava recando al lavoro. Anche se andato fuori strada, il conducente ha subito solo un forte choc».

Gli abitanti cerveterani sono preoccupati anche per l’aspetto igienico sanitario ricordando che la popolazione raddoppierà durante la stagione estiva. «Se non si prendono provvedimenti concreti – parla sempre il presidente Enzo Musard - questo problema è destinato ad aggravarsi anche perché i cinghiali si sono abituati a trovare cibo tra i rifiuti sparsi ormai ovunque per Marina di Cerveteri».

Giorni fa si è rischiato un altro incidente in viale Campo di Mare mentre un piccolo cinghiale è stato trovato senza vita sul ciglio della strada sulla via Aurelia di fronte alla caserma molto probabilmente investito da un veicolo. A testimonianza ormai della pericolosità su ogni fronte. Di notte poi gli animali tornano nel monumento naturale della Palude rischiando di depredare i nidi degli uccelli e rovinar
e la vegetazione.

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