CIVITAVECCHIA - In attesa del consiglio comunale del 27 maggio prossimo, il progetto del Marina Yachting ha scaldato la prima parte del consiglio comunale di questa mattina con il botta e risposta tra il capogruppo della Svolta Fabiana Attig ed il sindaco Tedesco, e tra il consigliere di FdI Giancarlo Frascarelli e il presidente del consiglio Emanuela Mari. La lettera che quest’ultima ha scritto, indirizzata al presidente dell’Adsp Pino Musolino, dove scriveva che “spesso interessi sindacali, privati, partitici tentano di spingere o frenare le leve dell’amministrazione pubblica. Anche l’opposizione consiliare con i mezzi di informazione cerca di fare altrettanto” e l’incontro che il sindaco Tedesco, insieme al segretario generale Pompeo Savarino, il vicesindaco Magliani e l’assessore Barbieri, avrebbe chiesto ed ottenuto dal procuratore Vardaro, sono stati al centro dell’intervento del consigliere Attig. Incontro in Procura, “su iniziativa degli amministratori – dice Attig - per presunte pressione inerenti il progetto del Marina Yachting, riportato dalla stampa e non smentito. Cosa c’è di vero? Di che pressioni si parla? Chi le avrebbe fatte?. Stiamo parlando della richiesta di convocazione di una seduta per discutere di una proposta di delibera firmata proprio dal Sindaco e inerente un progetto del quale sempre il Sindaco Tedesco in ogni sede ha decantato l’importanza per l’immagine e l’economia della città e per i postivi risvolti occupazionali derivanti dalla realizzazione di un progetto il cui iter è partito 7 anni fa e che è stato oggetto di ricorsi amministrativi e inchieste penali, con intervento della Procura della Repubblica, tutti conclusi con sentenze o pronunce che hanno certificato la correttezza degli atti finora adottati e l’assoluta regolarità e legalità delle procedure e dei comportamenti di tutti i soggetti coinvolti nella vicenda. Quindi, ci chiediamo, Sindaco, a quali presunte pressioni faccia riferimento, visto che sulla stampa abbiamo letto soltanto notizie relative all’esistenza di una proposta di delibera, ripeto a sua firma, che all’epoca dei primi articoli di giornale non era ancora stata neppure assegnata alla commissione competente. Se è a conoscenza di fatti relativi alla delibera tali da dover essere comunicati alla magistratura, mi pare evidente che il Consiglio Comunale debba esserne messo a conoscenza».

Domande alle quali il sindaco non ha risposto direttamente, criticando come spesso avviene la stampa. “Mere illazioni – ha sottolineato – sono imbarazzato ad ascoltare queste cose. Il sindaco prende iniziative nel rispetto della legge e delle regole: attorno a questa delibera si è costruito un meccanismo vergognoso. Mai negato l’importanza del progetto. Non è una mera presa d’atto; evidentemente ci sono altri disegni che attengono ad esigenze personali di qualcuno. Ma questo non è un mio problema. Se qualcuno vuole altre risposte, faccia un’interrogazione. Mi auguro che nessuno possa immaginare di fare illazioni, e fare una costruzione basata su quello che si scrive sulla stampa,. Quale stampa? Quella di Civitavecchia poi?”.

A rincarare la dose il consigliere Frascarelli, che è tornato a chiedere chiarimenti sul caso. “Smentisca che ci siano consiglieri che sono venuti da lei a fare pressioni – ha chiesto – altrimenti vado a fare denuncia ai carabinieri. Chi ha fatto pressioni? Si facciano nomi e cognomi”.

“Non credo di aver detto questo – ha concluso Mari liquidando la discussione – il Marina Yachting seguirà l’iter amministrativo delle altre delibere. Non riesco a capire tutto questo fervore. Non ho offeso nessuno”.