FRANCESCO BALDINI

CIVITAVECCHIA - «È stata un’esperienza fantastica, mi sento fortunato ad aver fatto parte di questa élite». Lo dice il civitavecchiese Francesco Angeloni che ha curato la programmazione delle luci - impianto luci per tutta la durata della trasmissione televisiva Eurovision song festival, 66^ edizione, che si è tenuta a Torino nei giorni scorsi.

Due mesi di preparazione serrata e ritmi di lavoro folli ma ne è valsa la pena.

[caption id="attachment_415430" align="alignnone" width="640"] Francesco Angeloni nella regia luci di Eurovision[/caption]

«Sicuramente - ha commentato - è stato tutto molto emozionante, un coronamento per la carriera che ho scelto, ho sempre lavorato in produzioni come Amici o X-Factor ma mi mancava una sfida importante come questa».

Fatto, casella spuntata e ora ci si guarda indietro assaporando un’esperienza di quelle che lasciano davvero il segno.

«I ritmi sono stati serrati - ha continuato - è stato difficile cercare di accontentare le 40 delegazioni dei paesi partecipanti ma è stato anche divertente confrontarsi con tutte queste realtà e con la loro visione artistica».

Un clima agguerrito perché «ognuno - ha sottolineato Angeloni - veniva per vincere e tutti hanno preteso la perfezione ma, fortunatamente, noi siamo stati sul pezzo. È stato divertente cercare di entrare nella mentalità dei vari creativi di culture differenti».

Questa edizione è stata vinta dalla Kalush Orchestra, Ucraina.

«È stata - conclude Angeloni - una di quelle esperienze che capitano solo una volta nella vita e la più grande soddisfazione è sapere che tutte le 40 delegazioni sono state contente».

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