CIVITAVECCHIA - La storia infinita del Roma Marina Yachting passerà in consiglio comunale prima dell’approvazione finale della conferenza dei servizi al progetto definitivo presentato dall’omonima società, partecipata anche dal brand del Principato “Porti di Monaco”.

Così ha richiesto la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio dell’Etruria Meridionale, in un primo momento non invitata alla stessa conferenza dei servizi presieduta dal Comune di Civitavecchia e poi “rientrata in gioco” a inizio 2021 a seguito della sentenza della Consulta che ha annullato il Piano territoriale paesistico regionale. La Soprintendenza ha richiesto di ottemperare a una serie di prescrizioni. La Roma Marina Yachting, nell’ambito dell’investimento complessivo di 24,6 milioni di euro, destinerà circa 1,8 milioni di euro per il restauro e la valorizzazione del molo del Lazzaretto e del fortino di San Pietro. La Soprintendenza ha inoltre richiesto l’attestazione del rilevante interesse pubblico delle opere e la dimostrazione, per la realizzazione degli edifici a servizio del Marina sul molo del Bicchiere, della totale mancanza di alternative localizzative. E’ evidente come l’interesse pubblico richiesto per la deroga alle norme paesaggistiche sia insito nell’intero procedimento sul Marina Yachting avviato dall’Adsp. Quindi in sostanza al consiglio comunale si chiede di ribadire il riconoscimento del pubblico interesse del progetto e di prendere atto delle relazioni tecniche del proponente e dell’Authority che dichiarano la mancanza di altenative progettuali: il Marina Yachting non può essere fatto che lì.
La proposta di delibera è stata firmata dal sindaco Tedesco lo scorso 13 aprile ma ancora (nonostante l’altro ieri alla presenza del viceministro Morelli lo stesso Tedesco abbia dichiarato pubblicamente quanto l’amministrazione tenga a realizzare il progetto che porterà alla città economia e occupazione) la presidente del consiglio comunale Emanuela Mari tiene l’atto nel cassetto e non lo assegna alla commissione competente, ossia quella Urbanistica. Il suo dubbio, a quanto pare, sarebbe quello che il parere possa essere di competenza anche della commissione sviluppo portuale, presieduta da Daniele Perello. Non parrebbe che possa essere così, ma anche in questo caso il regolamento del consiglio consentirebbe al Sindaco di portare l’atto direttamente in conferenza dei capigruppo e di qui in Consiglio Comunale. Ma la volontà dell’amministrazione pare sia quella di attendere l’approvazione del bilancio a fine maggio, per poi dedicarsi al Marina Yachting, il cui procedimento, è bene ricordarlo, è iniziato “solo” nel 2015. Della serie, lo sviluppo e l’occupazione (visto che peraltro è coinvolta direttamente Port Mobility, che anche con questa attività potrebbe evitare i licenziamenti annunciati) possono attendere.

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