CIVITAVECCHIA - Civitavecchia soffia la fiera del mercato delle macchine agricole a Tarquinia. La notizia ha iniziato a circolare già da ieri pomeriggio, oggi l'ufficialità nel corso di una conferenza stampa che si è tenuta a Palazzo del Pincio alla presenza del sindaco Ernesto Tedesco, dell'assessore al commercio Dimitri Vitali e del presidente della Pro-Tarquinia Paolo Giorgi, organizzatore dell'iniziativa. Un evento che si tiene da trent'anni nella città etrusca e che subirà qualche modifica per adattarsi alla location: saranno circa 200 gli stand che il 30 aprile e il 1° maggio si allungheranno su viale Garibaldi (lato mare) e Marina ma qualche dubbio c'è ed è emerso proprio nel corso della conferenza.

“I tempi sono ridotti – ha spiegato Tedesco – ma si tratta di un evento dalla caratura nazionale, qualcosa di unico per la nostra città e che implica un indotto commerciale notevole. La fiera coinvolgerà tutta la Marina e la città, riteniamo che non sia un fatto episodico e ci auguriamo di portare avanti negli anni questo evento. Tante cose in questa città si stanno muovendo”.

L'assessore al commercio Vitali ha espresso soddisfazione: “Non potevamo lasciarci scappare questa occasione che porterà a Civitavecchia centinaia di migliaia di visitatori da tutta Italia. Le strutture di accoglienza (Hotel e B&B) hanno già fatto sold out. Un evento storico. Stiamo facendo un tour de force per far sì che tutto sia pronto per questa iniziativa di carattere nazionale e a chi chiede cosa c'entrino le macchine agricole con Civitavecchia ricordo che nel comprensorio non si fa agricoltura solo a Tarquinia e comunque ci saranno visitatori da tutta Italia, avremo anche una parte del porto a disposizione”.

Sostanzialmente si partirà con i festeggiamenti di Santa Fermina il 28 e poi ci si allungherà anche il 30 ed il 1° maggio con un “cambio stand” sul lungomare cittadino che, il primo maggio, porterà anche alla chiusura del viale al traffico veicolare, almeno è questa l'intenzione.

“Considerate – ha sottolineato Tedesco - che noi abbiamo già una fiera che si svolgerà proprio per Santa Fermina, un collegamento quasi naturale. Una prosecuzione”. Ma l'intenzione è per il prossimo anno di far entrare “in pianta stabile – ha detto Vitali – la fiera nazionale”.

Giorgi ha poi cercato di fare chiarezza su quanto accaduto nel corso del mese che ha portato ad abbandonare il Lido di Tarquinia per Civitavecchia. “Abbiamo presentato i piani di sicurezza secondo i tempi tecnici per noi possibili. L'8 aprile abbiamo inviato il piano sanitario e in un paio di giorni il completamento del piano. Il 14 abbiamo ricevuto una nota dal Prefetto (di Viterbo, ndr) che diceva che l'evento non poteva essere svolto per mancanza di tempo, una circolare per questo tipo di eventi prevede dai 30 ai 45 giorni, noi eravamo fuori. Ci siamo quindi rivolti ai tecnici che ci hanno detto che non poteva essere fatto nulla. A quel punto abbiamo pensato di poter ricevere supporto dal comune di Civitavecchia e devo dire che l'amministrazione ha fatto i miracoli poi ieri sono stato convocato in Prefettura a Viterbo dove hanno cominciato ad esaminare i piani di sicurezza, sono rimasto allibito spiegando che ormai era troppo tardi e che nella nota ricevuta il 14 aprile mi era stato detto di non essere nei tempi. Se avessi pensato che la nota fosse appellabile non avrei avuto neanche lontanamente l'idea di venire a Civitavecchia”.

Giorgi ha poi ricordato che anche la pesca ricade nel Ministero delle Politiche agricole e che la tradizione marinara di Civitavecchia è un valore aggiunto alla manifestazione. “Porteremo delle macchine più piccole – ha continuato – che non danneggeranno la pavimentazione della Marina. Sono state selezionate macchine di dimensioni adeguate, non c'è stato il tempo per polizze o assicurazioni”.



Qualche dubbio è sorto al termine della conferenza quando sono state chieste le motivazioni della differenza di “trattamento”, se così si può chiamare, da parte della Prefettura di Roma rispetto a quella di Viterbo. Giorgi ha risposto: “Evidentemente non hanno le stesse tempistiche” e alla domanda se quindi ci fosse già l'autorizzazione ha dichiarato: “Io per quello che riguarda la collaborazione che ho con il Comune per queste cose, lo svolgimento sembra essere tutto in regola. Poi – ha concluso Giorgi - se c'è qualche cosa che la Prefettura dovrà obiettare, che non è stato fatto secondo i canoni, lo farà”.

Infine alla domanda se la Regione Lazio fosse stata avvisata o meno del cambio di destinazione di una fiera calendarizzata e a quella sulla comunicazione all'Adsp nessuna risposta.

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