ALLUMIERE - Dopo la notizia anticipata ieri dalla Provincia della richiesta di archiviazione avanzata dal pm Alessandro Gentile per il sindaco Antonio Pasquini su Concorsopoli, arriva quella del definitivo proscioglimento del primo cittadino di Allumiere. Il gip Paola Petti ha infatti firmato il decreto di archiviazione. A darne comunicazione è l’avvocato Pier Salvatore Maruccio: «Come difensore non posso che essere soddisfatto di un esito per il quale unitamente ai colleghi del mio studio abbiamo creduto e lavorato alacremente».

È un proscioglimento certamente significativo nell’economia dell’inchiesta, sia per come era partita tutta l’indagine (con le dimissioni del presidente del Consiglio Regionale Mauro Buschini, presso il cui ufficio lavoravano lo stesso Pasquini e una ventina di partecipanti al concorso, poi assunti proprio in Regione o in altri comuni) che per la testimonianza di una persona che avrebbe sostenuto di aver ricevuto dallo stesso Pasquini le domande da dare poi al figlio per il concorso. Il pm Alessandro Gentile evidentemente ha poi ritenuto valide le argomentazioni del figlio della donna, che quando è stato interrogato dal magistrato ha dichiarato che sul foglio consegnato dal sindaco alla madre non c’erano le domande del concorso, ma semplicemente alcuni argomenti da studiare sui quali avrebbe potuto vertere la prova da sostenere.

«La decisione del Gip di Civitavecchia - scrive l’avvocato Maruccio - è intervenuta dopo un serrato svolgimento di indagini, estremamente articolate. Mesi e mesi di intercettazioni, sequestri di apparati informatici, cellulari, perquisizioni presso la sede comunale di Allumiere, decine e decine di testimonianze. Il sindaco Pasquini è stato raggiunto da una informazione di garanzia nel luglio 2021 per il reato di rivelazione del segreto di ufficio. Il Sindaco si è messo a disposizione della Procura per quanto a sua conoscenza tenendo una condotta assolutamente lineare e irreprensibile per tutta la durata delle indagini. Al termine delle stesse ha chiesto di essere interrogato ed ha fornito ogni delucidazione sulla propria posizione. In linea con la propria condotta ha presentato richiesta di archiviazione che ha consentito al PM di svolgere ulteriori accertamenti in esito ai quali lo stesso ha avanzato la richiesta poi accolta dal Gip».

«Il sindaco Pasquini - prosegue il legale - ha vissuto l'anno e mezzo di indagini cercando di sfuggire anche ad alcune gogne mediatiche scatenatesi nella pervicace ricerca di un colpevole ad ogni costo, specialmente di parte avversa. Certamente un compito non facile per chi vive a stretto contatto con una comunità di 3800 persone, tutte conosciute, con le quali si convive a stretto contatto quotidianamente, laddove una qualsiasi indagine giudiziaria solleva ipotesi, sospetti, illazioni, considerazioni e, inevitabilmente, offre ampio campo a giudizi ed ipotesi che affondano nel giustizialismo la spada della condanna anticipata».
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