FRANCESCO BALDINI

CIVITAVECCHIA - «Certamente l’ospedale ha fatto la sua parte». Lo dice il direttore della Medicina della Asl Roma 4 Giancarlo Gimignani ormai da due anni in prima linea nella lotta al covid. La testimonianza di chi nella trincea, tra i posti letto covid, ci vide ancora adesso perché, sì, l’emergenza sanitaria è finita ma il virus non è ancora sconfitto e lo testimoniano i 15 + 3, con possibilità di salire a 20, posti covid messi a disposizione nel reparto dedicato al virus dell’ospedale San Paolo. I 3 posti letto sono dedicati ai pazienti che possono positivizzarsi all’interno dell’ospedale. Un protocollo ben studiato che ha consentito al San Paolo di reggere l’urto delle varie ondate che si sono susseguite. Nel caso in cui venga riscontrato un paziente positivo all’interno di uno dei reparti, possibile nonostante i protocolli serrati, se asintomatico sarà tenuto in isolamento in stanze apposite in loco, altrimenti sarà preso in carico dal reparto di medicina covid diretto da Gimignani.

Ma chi sono i pazienti ricoverati? Soprattutto anziani e fragili. «Nella maggior parte dei casi - ha spiegato Gimignani - sono delle persone anziane, oppure sono anche persone nella quinta e sesta decade (55-60 anni), che però hanno comorbidità. Ad esempio ho avuto persone con la sclerosi multipla, ho avuto due pazienti con linfoma, una paziente che era arrivata in coma diabetico - era una grande obesa con bmi (indice di massa corporea) di 40 che è anch’esso un fattore di rischio-, mai avuto pazienti trapiantati ma ho pazienti dializzati. Raramente in questo momento mi capita di avere un uomo giovane senza comorbidità che ha una polmonite covid».

Un periodo di convivenza con il virus, come detto dallo stesso assessore alla Sanità regionale Alessio D’Amato, in cui il reparto continua a fare la sua parte. Ad esempio al San Paolo vengono effettuati «trattamenti - conclude Gimignani - con i monoclonali, adesso abbiamo anche quelli che sono attivi sulla variante che per la verità sono pochi ospedali ad avere e funzionano». Per quanto riguarda il numero dei posti letto resta difficile fare previsioni.

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