La palla passa ad Arpa Lazio.

All’indomani dell’incendio che ha riguardato un’azienda adibita al riciclo di materiale di varia natura, con sede in via Bonucci in zona industriale, l’Agenzia regionale per la protezione ambientale ha avviato una serie di verifiche, volte a stimare la natura degli inquinanti che si sono sprigionati nell’aria nella serata di martedì a causa del rogo.

Lo ha fatto perché questo prevede la prassi stando alla relazione dei Vigili del fuoco che sono intervenuti sul posto per spegnere l’incendio.

Le fiamme, secondo quanto si è appreso, sarebbero partite da un’area di stoccaggio adibito alla carta: tonnellate di cartone che hanno preso fuoco, con le fiamme che in poco tempo hanno avvolto ogni tipo di materiale presente all’interno della recinzione.

Gli uomini della caserma Bonifazi, supportati dai colleghi del distaccamento di Cerveteri, hanno dovuto lavorare circa sei ore per riuscire a domare l’incendio e a mettere in sicurezza l’area in questione.

Un lavoro lungo e delicato, necessitante anche di bombole per autorespiratori così da consentire ai Vigili del fuoco di operare in completa sicurezza per tutta la durata dell’intervento.

Sul posto martedì sera sono intervenute anche le forze dell’ordine: a loro il compito di stabilire la natura del rogo - anche in base alla relazione dei Vigili del fuoco - grazie alle indagini di rito.

Un caso che a Civitavecchia ha fatto molto discutere nella giornata di ieri: una nube nera che si sprigiona nel cielo di una città già ostaggio di fonti inquinanti, non passa certo inosservata e fa alzare le antenne degli ambientalisti e di tutti coloro che da sempre si battono per un territorio migliore sotto il profilo della salute.