CIVITAVECCHIA - "Il rilancio dell’aeroporto e del porto di Civitavecchia, assieme ad altri grandi investimenti sulle infrastrutture che vedranno il Lazio protagonista nei prossimi anni, è un obiettivo strategico per l’Italia". Lo ha detto ieri il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti, commentando l'accordo tra Adr e Ferrovie dello Stato giudicato "un importantissimo passo in avanti nella valorizzazione dello scalo di Fiumicino, che in questi anni ha intrapreso un eccezionale percorso di sviluppo e miglioramento. Il Lazio - ha aggiunto Zingaretti - è al centro di un grande investimento sulle connessioni".
Un accordo condiviso dalla Regione stessa che ha, tra gli obiettivi, anche quello di collegare in modo migliore, lavorando anche sulle tempistiche, l'aeroporto con il porto di Civitavecchia, "l’altra grande porta del Lazio verso il mondo" ha concluso Zingaretti.

"Il grande investimento che la Regione Lazio farà per potenziare le infrastrutture che collegano l'aeroporto di Fiumicino ai principali poli turistici e non, della nostra regione, tra cui il porto di Civitavecchia, va nella direzione che abbiamo sempre auspicato - ha poi commentato il consigliere regionale del M5S Devid Porrello - il collegamento tra questi due importanti nodi di scambio, cruciali per il sistema logistico e il comparto turistico è un importante passo in avanti per il rilancio dell'intera regione. Il prossimo passo dovrà essere il rafforzamento della rete ferroviaria, con una linea diretta, su ferro, tra l'aeroporto di Fiumicino e il Porto di Civitavecchia, così come previsto dall'Ordine del Giorno da me presentato e approvato dal Consiglio lo scorso mese di novembre".

Porrello ricorda come Civitavecchia rappresenti uno dei principali porti crocieristici del Mediterraneo che ogni anno movimenta 2,6 milioni di passeggeri. "Semplificare e implementare la mobilità su rotaia - ha aggiunto - significa non solo dare una spinta significativa alla valorizzazione del settore marino e marittimo ma anche essere in linea con quanto indicato nel Pnrr che prevede 26 miliardi di euro per trasferire su ferro la più grande quantità possibile di traffico che attualmente si genera su strade e autostrade. La cosiddetta "cura del ferro" oggi rappresenta la vera sfida green, sia per ridurre le emissioni di CO2 che per garantire un pendolarismo efficiente e confortevole".