A 108 anni dalla prima edizione delle Olimpiadi moderne, la manifestazione a cinque cerchi ritornò nella sede originaria di Atene. L’aggiudicazione a Losanna del 1997 fu per la capitale greca quasi plebiscitaria. Fortemente volute dal governo ellenico, dopo essersi visto scippare l’edizione del centenario del 1996 dalla sede americana di Atlanta, gli stessi americani (e gran parte dei membri CIO) appoggiarono la candidatura greca. I cartelli “Benvenuti a casa” ed “Era ora” campeggiavano su tutta Atene, come forma di protesta ironica per il ritorno aspettato da anni delle Olimpiadi. Se nel 2001 la Grecia aveva segnato ottimi riscontri nella crescita economica e nella modernizzazione, culminata anche con l’entrata in vigore dell’euro come moneta nazionale, i Giochi avrebbero potuto essere lo slancio definitivo per la consacrazione al rango di potenza economica mondiale, al fianco di paesi europei come Francia e Germania. Il governo greco però, fece lo stesso errore del governo canadese nell’organizzazione dell’edizione del 1976. Solo il 16% dei finanziamenti furono privati, il resto fu interamente a carico dello Stato, con la costruzione di impianti colossali. Vennero costruite importanti infrastrutture come il nuovo aeroporto, la rete autostradale e ferroviaria. I ritardi nelle consegne degli impianti, però, misero a rischio lo svolgimento dei Giochi. Si pensi che lo stadio Olimpico fu ultimato solo tre giorni prima dell’inaugurazione. L’eccessiva burocrazia, i ritardi nei lavori ma soprattutto un elevato livello di corruzione fecero sì che il budget olimpico si alzasse a livelli mai visti prima. Il problema degli impianti troppo onerosi costruiti solamente per la magnificenza olimpica si riscontrò qualche anno dopo. Comunque, il personaggio dei XXVIII Giochi Olimpici fu senza dubbio il nuotatore Michael Phelps, capace, da solo, di otto medaglie di cui sei ori. Proprio lo squalo di Baltimora cercò invano di battere il record di Mark Spitz di sette ori in una edizione, obiettivo che raggiungerà a Pechino 2008. Phelps contribuirà in maniera determinante alla vittoria del medagliere olimpico da parte degli statunitensi, coprendo la sconfitta del famoso “dream team” del basket, battuto dall’argento dell’Italia e dall’oro dell’Argentina di Ginobili.Nonostante i dirigenti cinesi avessero affermato con sincerità di ambire al quarto posto nel medagliere, determinando una consacrazione nelle primissime nazioni al mondo, il balzo in avanti inatteso della Cina al secondo posto farà da anteprima allo storico primo gradino dell’edizione successiva di Pechino 2008.
A cura di Damiano Lestingi
©RIPRODUZIONE RISERVATA