CIVITAVECCHIA - "Alla luce di un’evidente contraddizione tra i servizi dirigenziali della Regione, i quali con una mano indicano di fermare qualsiasi altra fonte inquinante e con l’altra infliggono a questo territorio l’ennesima servitù che sarà pagata in termini di vite umane, chiederemo subito al nostro Partito di organizzare un direttivo con i consiglieri regionali vicini al nostro territorio ed una delegazione per incontrare il Presidente ed il Vice Presidente della Regione".

L'area Sinistra popolare del Pd si rivolge al partito alla luce dell'intenzione della Regione Lazio di rilasciare parere positivo ad un impianto biodigestore per il trattamento di 120 mila tonnellate di rifiuti organici ogni anno, "ben oltre le esigenze di Civitavecchia e le città limitrofe e che, ovviamente, aprirà ancora una volta le porte ai rifiuti di Roma. Questo - spiegano - in spregio del parere del Comune di Civitavecchia, della Sovrintendenza e, soprattutto, del parere della Asl Roma 4 che, citando lo studio del Dipartimento di Epidemiologia della Regione stessa, riporta la raccomandazione di limitare ulteriori esposizioni della popolazione alle fonti inquinanti, visto l’alto numero di mortalità dovuta agli agenti inquinanti e vista la relazione inerente la valutazione previsionale di impatto atmosferico riferita appunto al progetto del biodigestore, che comporterà un importante aumento di inquinamento. Riteniamo che non sia sufficiente subire in silenzio e pretendiamo che questo territorio non rappresenti soltanto una riserva di caccia elettorale, ma anche una comunità da difendere dopo anni di scorribande da parte dei poteri forti. Esiste un’area di sinistra nel Pd, da sempre protesa alla difesa del nostro ambiente - hanno concluso - che negli ultimi mesi ha dimostrato come sia possibile contrapporsi addirittura ad un progetto di costruzione nazionale di una nuova Centrale. Anche stavolta, insieme al nostro partito, ci opporremo con ogni mezzo".