LADISPOLI - «Dovevo sottopormi a un ciclo di dialisi in regime protetto in quanto risultato positivo al coronavirus, e dopo essere arrivato al Gemelli sono stato trasferito all'Umberto I dove sono stato ricoverato nel reparto sub-intensivo, senza che avessi sintomi. Nei primi tre giorni ho visto tre morti». A raccontare la sua disavventura è il comandante della Polizia locale del Comune di Ladispoli, Sergio Blasi. Il fatto risale a poco prima di Natale. Il comandante, nonostante positivo al covid, doveva sottoporsi a un ciclo di routine di dialisi, ma alla fine è finito ricoverato insieme a malati gravi di covid. Un incubo per lui in stanza «con persone col casco per l'ossigeno, pazienti che sono morti». In quei giorni il comandante per diverse volte ha chiesto di essere trasferito, insieme ai pazienti non gravi, in un'altra stanza d'ospedale, ma senza riuscirci. Poi, finalmente, "la salvezza". Il 5 gennaio viene finalmente dimesso dall'ospedale per "poter andare in regime protetto", grazie all'attivazione all'ospedale di Bracciano, della poltrona covid.