IMPIANTISTICA La presidentessa dell’Asp, società che gestisce il PalaSport, risponde alla Flavioni in merito alle accuse di una struttura in degrado Marina Pergolesi: ”Feriti dalle loro parole”
«Abbiamo accolto la pallamano, rimodulando spazi, orari e chiedendo un canone di “cortesia”; delusi dal loro atteggiamento»
LORENZO LEONCINI
Continuano le polemiche a distanza sulla manutenzione del palazzetto Insolera-Tamagnini.
Un paio di settimane fa era apparso su una testata locale un articolo in cui la dirigenza della Flavioni, la nota squadra di pallamano civitavecchiese, aveva mosso importanti critiche circa lo stato di manutenzione in cui si trova lo storico palazzetto in via Barbaranelli, lamentando tra l’altro condizioni igienico sanitarie precarie con tanto di foto degli spogliatoi, lanciando più di una frecciata ai gestori dell’impianto.
La gestione della più grande struttura sportiva polivalente del comprensorio è un sistema abbastanza articolato: la manutenzione ordinaria e straordinaria è dell’Asp Civitavecchia Pallavolo, in orario scolastico e fino alle 17 la gestione è di competenza della scuola media Flavioni, la proprietà è del Comune di Civitavecchia.
E proprio l’Asp si è fatta sentire sull’argomento con la voce del presidente Marina Pergolesi, particolarmente risentita per il trattamento ricevuto: «Dopo tanti anni di lavoro e di partecipazione alla vita sportiva, politica e sociale della nostra città la Asd Pallavolo Civitavecchia è finita nel tritacarne mediatico su alcune testate giornalistiche. Ritengo che la Flavioni ci abbia inferto una profonda e dolorosa ferita».

La squadra di pallamano gioca al Palazzetto Insolera-Tamagnini da più di tre anni, ossia dal crollo del PalaGrammatico. L’ha sorpresa ricevere un attacco frontale?
«Abbiamo aiutato la Flavioni da subito e in concreto, accogliendolo al Palasport, rivedendo gli orari dei nostri allenamenti così da potergli lasciare degli spazi. Spazi tolti sia alla nostra attività ma anche ad altre società sportive altrettanto meritevoli».
Sotto l’aspetto economico l’Asp ha da recriminare?
«Il nostro aiuto alla Flavioni si è concretizzato, in questi anni, anche sotto l’aspetto economico con un canone per l’utilizzo dell’impianto di gran lunga inferiore a quanto sarebbe previsto dalla convenzione per l’affidamento dell’impianto. Noi dell’Asp Civitavecchia abbiamo preso in gestione un impianto fatiscente impegnandoci per renderlo decoroso con una spesa fin ora di oltre 80mila euro. La rendicontazione delle spese effettuate è a disposizione di chiunque abbia titolo per accedervi; nessuno pensi di confutare tale affermazione».
Quali saranno i vostri prossimi passi?
«Abbiamo dato conto al delegato allo sport Matteo Iacomelli dell’attuale situazione e di come intervenire. Ribadiamo il piano di lavori che, per altro, sono già a conoscenza di sindaco, vicesindaco, assessori ai lavori pubblici, dirigenti vari e ovviamente dell’ufficio sport. Potrebbero esserci dei disagi per affrontare queste manutenzioni ma sono assolutamente certa che tutti saranno collaborativi e sensibili ai miglioramenti».
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