RUGBY SERIE A Torna l’appuntamento con la rubrica della società biancorossa “Palla Ovale” Crc, Crinò: ”Siamo partiti con difficoltà, ma poi siamo cresciuti dal punto di vista tecnico, tattico e mentale»
È Alessandro Crinò il protagonista odierno della rubrica “Palla Ovale”, ideata dal Crc per dare spazio ai giocatori della prima squadra, che esprimono il proprio punto di vista sul gruppo e non solo.
Alessandro, lei si trova da una vita nel Rugby Civitavecchia: cosa è per lei questo sport attualmente?
«Gioco a Rugby dal 2006, quindi posso dire che fa parte della mia vita, non posso farne a meno. Nel periodo del Coronavirus in cui non ci si poteva allenare e giocare è stato un tempo di cui davvero ho sentito la mancanza, questo testimonia tutto quello che per me rappresenta questo sport».
Spesso ci si domanda perché i bambini e bambine, ragazzi e ragazze e adulti dovrebbero scegliere di giocare a Rugby? Come risponde?
«Il Rugby è uno sport di squadra, si gioca con un pallone e giocando si sviluppa il senso cognitivo in quanto si devono prendere delle decisioni. Poi a questo si somma che ci sono delle regole ed una lista di valori imprescindibili a cui non si può fare a meno. Questi valori servono sia in campo che nella vita quotidiana e ti aiutano moltissimo per dare il meglio di te sia dal punto di vista sportivo che sociale».
Come vede i giovani della linea verde del Rugby Civitavecchia, dove possono arrivare?
«In prima squadra abbiamo diversi ragazzi che sono cresciuti dai settori giovanili del Rugby Civitavecchia e delle Fiamme Oro Rugby, esempio uno per tutti, Filippo De Paolis del 2002 che sta dimostrando di poter giocare nella Serie A di Rugby. Insomma, i giovani che giocano nella serie A del Crc possono partecipare in questo campionato stabilmente».
Alessandro, le chiedo di fare una breve analisi e prospettiva del prosieguo dell’anno sportivo da gennaio 2022 fino a fine campionato.
«Speriamo di continuare in crescita per vari fattori come quello che è una squadra giovane, coach con esperienza. Siamo partiti con difficoltà, ma poi siamo cresciuti dal punto di vista tecnico, tattico e mentale e vogliamo arrivare a giugno con altri risultati positivi. Nel frattempo chi è più giovane ha la possibilità di fare una esperienza importante che potrà mettere a frutto».
Cosa manca e cosa ha il Rugby Civitavecchia ad oggi?
«Mancano i numeri per questo abbiamo avuto delle difficoltà in alcune partite dovute agli infortuni, mentre dall’altra parte abbiamo un notevole numero di giovani su cui la società sta puntando molto; a questo aggiungo tutti i nostri veterani che trainano il gruppo».
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