Uno sguardo sul mondo L’ombra di Trump sulle elezioni in Brasile
ETTORE SALADINI
Bolsonaro è pronto a mettere in dubbio la legittimità delle prossime elezioni politiche del Brasile. Il calo nei sondaggi, la disastrosa gestione pandemica, l’inflazione, la disoccupazione e la recente accusa di crimini contro l’umanità rendono altamente improbabile una possibile rielezione dell’attuale presidente. Allora, si passa al piano b. Via alla denuncia di brogli elettorali e cospirazioni. Ovviamente, con il placet e il supporto di chi questa strategia l’ha inventata: Donald Trump. Forte del suo attacco alle elezioni presidenziali del 2020, l’ex presidente degli Stati Uniti e il suo gruppo di intellettuali e spin doctor stanno esportando il loro progetto nella più grande democrazia dell’America Latina, supportando la rielezione di Bolsonaro per il prossimo mandato e aiutandolo a mettere in dubbio il processo elettorale in caso di sconfitta alle urne. La strategia è sempre lo stessa. Gli avversari vengono catalogati come «criminali e comunisti» attraverso una campagna di disinformazione che sfrutta social media e strumenti tradizionali. Non è la prima volta che Trump interviene per sostenere leader sovranisti.
La rete dell’ex presidente conta paesi come l’Ungheria e la Polonia. Ma in Brasile la posta in gioco è più alta. Con i suoi 212 milioni di abitanti, e le sue importanti risorse economiche, il Brasile è un pezzo fondamentale nella scacchiera globale. E, per il presidente Brasiliano, nel momento più complesso del suo mandato, l’aiuto americano è una manna dal cielo. La pandemia in Brasile ha ucciso più di 600.000 persone e la disoccupazione e l’inflazione sono in forte crescita. Inoltre, la Corte Suprema e il Congresso del Brasile stanno avviando indagini su di lui, i suoi figli e i suoi alleati. Alla fine di ottobre, una commissione congressuale ha accusato Bolsonaro di «Crimini contro l’umanità», affermando che la responsabilità delle morti sia dovuta alla sua amministrazione disastrosa e negazionista. L’ombra di Trump cala dunque sul Brasile. Il paese latino-americano però, a differenza degli USA, è una nazione profondamente divisa in cui le istituzioni democratiche sono estremamente vulnerabili e il metodo di Mr. Trump rischia di provocare tensioni imprevedibili in uno Stato con una storia di violenza politica e dittature militari.