L'Unità di crisi sull'efficacia dei vaccini: ''Necessario procedere speditamente con le dosi di richiamo'' Covid, i dati lo confermano: a parità di contagi meno ricoveri rispetto a sei mesi fa
Carbone: ''Situazione d'allerta. Serve la massima attenzione da parte delle persone''
CIVITAVECCHIA – Giornata di respiro per Civitavecchia dove il covid, almeno per un giorno, ha rallentato la sua corsa dopo il rialzo dei contagi dei giorni scorsi mentre l’Unità di crisi regionale fornisce un report su ricoveri e decessi confrontandoli con quelli di sei mesi fa.
Ieri la Asl Roma 4 ha comunicato tre nuovi positivi al virus e due guariti in città che fanno scendere, al netto di aggiornamenti di domicilio, i casi attualmente presenti in città a 88. Numeri che preoccupano anche se, come spiegato nei giorni scorsi dal direttore generale della Asl Roma 4 Matranga, erano attesi con la manager che aveva ribadito la necessità di concludere il ciclo vaccinale – terza dose compresa per le fasce che possono riceverla – al più presto per alzare uno scudo contro questa quarta ondata.
Ma intanto dall’Unità di crisi della Regione arrivano dei dati a conferma dell’efficacia della campagna vaccinale. Sono stati infatti superati «i mille casi Covid con 5 decessi di cui 4 non vaccinati. Era un aumento atteso stante la curva epidemiologica e l’incremento dell’incidenza. L’ultima volta – sottolineano – che è stata superata la soglia dei mille positivi giornalieri risale a sei mesi fa, quando il numero dei ricoveri superava le 2 mila unità e in terapia intensiva si arrivava a circa 300 posti occupati, a fronte di una situazione odierna di 535 posti in area medica e 68 in terapia intensiva. A parità di casi positivi, per l’effetto delle vaccinazioni, si registra un numero inferiore di ricoveri. Necessario procedere speditamente con le dosi di richiamo del vaccino e potenziare l’utilizzo degli anticorpi monoclonali per i soggetti over 65 anni reclutabili secondo le linee guida nazionali».
Dati che evidenziano, ancora una volta, come i vaccini proteggano dai sintomi più gravi. «La situazione sta evolvendo – ha detto il direttore sanitario dell’ospedale Antonio Carbone – e stiamo effettuando incontri per valutare i vari scenari».«La situazione – ha aggiunto – è d’allerta e dimostra come il covid non sia finito. Serve la massima attenzione da parte delle persone. ». Giovedì erano cinque i pazienti in piastra, in attesa di essere ricoverati nelle strutture covid regionali.
Intanto sempre giovedì è stata messa in quarantena una classe infanzia della scuola Madre Teresa di Calcutta. Ieri la scuola è rimasta chiusa.
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