Uno sguardo sul mondo Terremoto in Pakistan: almeno 20 morti e 300 feriti
ETTORE SALADINI
Almeno 20 morti e 300 feriti, ma i numeri sono in continuo aggiornamento. All’alba del 7 ottobre un violento terremoto di magnitudo 5.9 scala Richter ha colpito il Pakistan, causando il crollo di centinaia di abitazioni e uffici. La terra ha iniziato a tremare alle 3 del mattino, ora locale, e ha principalmente inflitto danni alla città di Harnai, nella provincia sud-occidentale del Balochistan. Secondo il United State Geological Survey, il terremoto si è tenuto a una profondità di circa 9km, ovvero molto vicino alla superficie terrestre e, per questo, estremamente pericoloso. L’epicentro del terremoto si trova a circa 96 km da Quetta, vicino al confine con l’Afghanistan. Dove, nel 1935, un terremoto di magnitudo 7.7 provocò la morte di 60mila persone.
La scossa ha fatto saltare anche la rete elettrica della regione, complicando il lavoro dei soccorsi. L’intervento dell’esercito è stato comunque tempestivo. Le forze nazionali hanno raggiunto l’area e hanno soccorso insieme a medici e paramedici i civili in difficoltà. Le immagini da Harnai sono forti. Molte persone ferite, a causa dell’assenza di energia elettrica, vengono curate alla luce delle torce dei telefonini mentre sono sdraiate sulle barelle in mezzo alle macerie. Il Pakistan è una zona nota per la sua attività sismica. Nel 2019 un terremoto di grado 5.6 scala Richter ha colpito diverse città nel nord dello stato e alcune parti del Kashmir, causando 22 morti e almeno 700 feriti. Nel 2013, un terremoto di magnitudo 7.7 ha colpito una remota area occidentale del Pakistan, uccidendo 80 persone. Il più devastante nella storia del paese è stato però il terremoto di magnitudo 7.8 del 2005, che ha colpito Kashmir, Pakistan, India e Afghanistan, causando la distruzione di migliaia di edifici, tra cui scuole e ospedali, 4 milioni di sfollati, 87mila morti e 38mila feriti.