OLIMPIADI Mattia (Camboni, windsurf) e i due Marco (Del Lungo, pallanuoto e Lodadio, ginnastica artistica) di scena a Tokyo (Giappone) per i Giochi della XXXII Olimpiade. Tutti e tre hanno un solo obiettivo: conquistare una medaglia e portarla in città Una tripla M per la Civitavecchia olimpica
Non solo atleti, ci sono anche Melchiorri, Rocchini e Balbi: Il medico nel gruppo dei dirigenti del Settebello di Del Lungo, l’allenatore con Lodadio nella ginnastica e Federica nella squadra di scherma. Già nel Sol Levante i membri degli staff cercheranno di portare a termine le attività nonostante il rigido protocollo
GIOVANNI PIMPINELLI
La “tripla M”: Mattia e Marco al quadrato. Ognuno nella rispettiva disciplina sportiva: windsurf, pallanuoto e ginnastica artistica. Il tridente è già in Giappone da ormai una settimana e da domani scenderà sui vari campi da gioco con un chiodo fisso in testa: dare il meglio di se stessi per centrare l’obiettivo: conquistare una medaglia e portarla nella città di Civitavecchia. Oggi a Tokyo ci sarà la cerimonia d’apertura e da domani pronti e via con i vari debutti: il “signore degli anelli”, infatti, gareggerà tra 24 ore, mentre domenica debutteranno sia il windsurfista Camboni nella classe RS:X che il portiere della nazionale italiana di pallanuoto Del Lungo.
MATTIA CAMBONI. Mattia Camboni ci riprova. Dopo la partecipazione di cinque anni fa alle Olimpiadi di Rio de Janeiro nel windsurf RS:X, dove è riuscito a conquistare una insperata qualificazione alla medal race, questa volta il civitavecchiese va a caccia del bersaglio grosso. In questi ultimi anni Ita88 ha fatto passi da gigante, come dimostra il bellissimo argento ottenuto qualche mese fa ai Mondiali di Cadice. Quindi si può inserire il nome del surfista allenato dal commissario tecnico Riccardo Belli Dell’Isca tra i papabili per una medaglia nell’evento a cinque cerchi. Saranno dodici le regate previste in Giappone prima della medal race, con la partenza prevista domenica e atto finale programmato per venerdì 31. Tre le regate per ogni giorno di gara, con la pausa che ci sarà martedì. Nel primo e nel terzo giorno via fissato alle 5 italiane, situazione più umana per gli altri appuntamenti, che sono stati “schedulati” per le 8 nostrane. I primi 10 otterranno l’accesso alla medal race, con punteggi raddoppiati in stile Giochi Senza Frontiere. Sono 25 i velisti iscritti alla competizione a cinque cerchi. A Camboni, così come accaduto a Cadice, servirà partire benissimo per potersi mettere nella parte alta della classifica e da lì giocarsi tutte le chance per centrare una medaglia olimpica, che sarebbe storica per il windsurf italiano. Il surfista sta soggiornando a Hiroshima, a 200 chilometri da Tokyo, dove si concentrerà il programma del windsurf, e prima di iniziare la sua seconda avventura olimpica, ha testato la sua condizione con una regata di prova in vista delle prime manche di domenica. Per Mattia Camboni ci sarà anche il sostegno della Lega Navale, dove è cresciuto e che gli ha consentito di poter diventare il ragazzo dall’immenso talento, cosa che sta dimostrando in giro per il mondo. E all’aeroporto di Fiumicino il civitavecchiese, è stato salutato al gate dalla stampa, che ha raccolto le impressioni prima del volo, dai genitori Carla e Luca e dalla fidanzata Consuelo, che hanno voluto stargli vicino fino all’ultimo momento possibile. E ricordiamo che la decisione della Fiv di scegliere Camboni è arrivata al termine di un derby tutto civitavecchiese con Daniele Benedetti, che era l’altro papabile per il biglietto per Tokyo. Benedetti che sta continuando ad allenarsi ma con il Foil, la tavola che prenderà la scena nella preparazione per Parigi 2024.Riguardo la disciplina sportiva del surf gareggerà per una medaglia il cerveterano Leonardo Fioravanti.
MARCO DEL LUNGO. Un anno tanti indicavano il 7bello di Marco Del Lungo come possibile favorita per la vittoria dell’oro alle Olimpiadi per la pallanuoto. Dopo un anno, però, non è più così, a causa dell’accelerazione nel lavoro fatta da altre selezioni, anche se l’Italia del ct Sandro Campagna resta nel novero delle formazioni che lotteranno per tornare a casa con la medaglia più ambita. Sì, non c’è nessuna scaramanzia, gli azzurri non possono accontentarsi di un semplice podio, dopo l’argento vinto a Londra dopo la sconfitta in finale contro la Croazia, e del bronzo ottenuto a Rio de Janeiro, quando Marco Del Lungo era presente anche se come secondo di Stefano Tempesti. Ma poi le cose hanno preso una piega particolare: due anni fa la bellissima vittoria al Mondiale di Gwangju dopo aver stritolato la Spagna in finale e con Del Lungo protagonista del successo tricolore. L’anno scorso il Covid ha bloccato tutto a marzo e l’ultima stagione, anche quella dei club e non solo delle nazionali, è stata vissuta a singhiozzo con un numero di partite molto inferiore rispetto alla normalità. Quindi diventa anche difficile capire lo stato di forma delle varie selezioni, l’unico evento probante è stata la World League, dove l’Italia non si è comportata bene, ma che tradizionalmente non viene approcciata con lo spirito massimale dal gruppo di Campagna. E intanto l’anno che è passato ha visto molti cambiamenti anche nella vita di Marco Del Lungo, innanzitutto la nascita della figlia Vittoria, la conquista storica dello Scudetto con il Brescia e l’annuncio, appena terminata la finalissima, di lasciare proprio i lombardi per passare agli acerrimi nemici della Pro Recco. Tornando alle Olimpiadi in senso stretto, per l’Italia l’esordio sarà contro il Sudafrica (ore 3 italiane), poi martedì 27 alle 8.30 sfida con la Grecia, giovedì 29 alle ore 7 contro gli Stati Uniti e sabato 31 alle 11.20 contro i padroni di casa del Giappone. L’ultima giornata del girone è in programma il 2 agosto alle ore 3, sempre italiane, contro la temibile Ungheria. Le prime 4 di ogni concentramento si qualificano per i quarti di finale, che si giocano il 4 agosto. Due giorni dopo, il 6 agosto, via alle semifinali mentre la finale per l’oro olimpico si giocherà domenica 8 agosto alle 9.30. Un girone non impossibile, ma che ai quarti di finale si incrocerà con quello che vede presenti Serbia, Croazia, Montenegro e Spagna. Non si prevede, quindi, un percorso semplice per la squadra di Marco Del Lungo, che, però, dovrà ancora dimostrare di essere uno dei portieri più forti del mondo, anzi, il numero 1 di tutto il globo.
MARCO LODADIO. E chi ha avuto un percorso travagliato verso Tokyo è stato Marco Lodadio nella ginnastica artistica. Il rinvio dell’evento di un anno ha convinto la stella dell’As Gin ad operarsi alla spalla ed a svolgere una preparazione completamente diversa dal normale in previsione della spedizione nel Sol Levante. Lunghi mesi di pensieri e di ore in pedana per preparare un esercizio che si sta avvicinando: Lodadio ed il suo coach Gigi Rocchini sperano di tradurre tutti questi sacrifici in un risultato che farebbe impazzire di gioia un movimento messo in difficoltà dall’esclusione dai Giochi per infortunio di Giorgia Villa. Ricordiamo che in questi ultimi anni Lodadio, che fa parte anche dell’Aeronautica Militare, ha avuto un’escalation di risultati altisonanti a livello internazionale, come un bronzo e un argento ai Mondiali, un oro ai Giochi Europei, un argento agli Europei e tante soddisfazioni con l’As Gin. Tornando al frenetico presente, il Cavaliere sarà impegnato agli anelli, prima con le qualificazioni di sabato, e poi con l’eventuale finale, calendarizzata per lunedì 2 agosto. Il presidente Pierluigi Miranda ha annunciato che al geodetico Ferrero Medici verrà allestito un maxischermo per seguire le qualificazioni agli anelli dell’atleta che è diventato un campione di rilevanza internazionale proprio all’As Gin. I soci del sodalizio e gli amici non vedono l’ora di tifare per la stella della spedizione azzurra. E Lodadio ha già svolto, invece, una vera e propria prova podio, come tradizione, visto che l’atleta originario di Frascati si è già recato all’Ariake, l’impianto che ospiterà il programma della ginnastica, per l’ultimo test prima delle qualificazioni agli anelli. Non c’è solo pedana nei pensieri di Lodadio. Il Cavaliere avrà un sostegno speciale da parte dell’As Gin. E In attesa di poter ammirare Marco Lodadio in pedana, arrivano dei bellissimi auguri per lui. Stiamo parlando di quelli inviati, tramite un messaggio sui social network del club del presidente Miranda, da parte degli atleti di Special Olympics. I ragazzi diversamente abili hanno voluto realizzato un video in cui incoraggiano Lodadio a dare il meglio e, magari, a tornare al Ferrero Medici con una medaglia al collo. In realtà si tratta di un favore restituito, visto che durante il lockdown l’anellista aveva fatto gli auguri a Special Olympics per la partecipazione agli Smart Games.
OLIMPIADI IN ZONA ROSSA RINFORZATA. Queste Olimpiadi saranno un evento unico nel suo genere e del tutto diverso rispetto alle altre edizioni dei Giochi. A causa delle difficoltà legate al Covid-19 mancherà il pubblico sugli spalti e tutta quella bellissima atmosfera cosmopolita di cui ci hanno sempre parlato chi ha avuto la possibilità di vivere questa fantastica esperienza. Infatti gli atleti nel villaggio olimpico non potranno godersi per nulla la loro esperienza, in quanto potranno uscire esclusivamente per allenarsi, per mangiare e, al massimo, per una breve passeggiata. Tutto ciò non servirà per far snellire una tensione che, con l’avvicinarsi degli eventi, diventerà sempre più palpabile. Inoltre i ragazzi hanno dovuto svolgere più tamponi per poter avere il permesso di entrare al villaggio olimpico, ed hanno dovuto scaricare due app, una per la banca dati sui responsi dei tamponi e l’altra per monitorare costantemente gli spostamenti tramite Gps. Non solo: non si potrà entrare in alcune zone del villaggio, pena l’immediata espulsione dai Giochi. Per tutta la loro permanenza in Giappone, come se non bastasse, ogni atleta dovrà effettuare un tampone salivare quotidiano, effettuabile in due finestre temporali, o alle ore 9 o alle ore 18.
ASP, FELICITÀ EGONU. L’Asp sorride per la decisione del Cio di inserire la temibilissima Paola Egonu, una delle giocatrici più forti e più titolate al mondo, come portabandiera alla cerimonia di apertura delle Olimpiadi di Tokyo. Tra l’altro l’opposto di Conegliano giocò con la civitavecchiese Alessia Arciprete ai tempi del Club Italia. «Siamo orgogliosi che una atleta azzurra della nostra disciplina sportiva – affermano dal club rossoblu – sia stata scelta per assolvere questo prestigioso compito».
OLIMPIADI IN TV. Tanti si domanderanno: come fare per seguire Mattia Camboni, Marco Del Lungo e Marco Lodadio alle Olimpiadi di Tokyo. Naturalmente sarà presente mamma Rai, che trasformerà Rai 2 nella tv olimpica per tutta la durata dei Giochi. Ma l’ente di Stato avrà solamente 200 ore di programmazione a disposizione, a causa dei diritti tv. La cosa più problematica è che la Rai non ha acquistato i diritti per la trasmissione in streaming, quindi Rai Play non fornirà servizi per le Olimpiadi.Nonostante ciò, molto probabilmente le gare del Settebello di Marco Del Lungo e di Marco Lodadio saranno trasmesse in diretta, ma dipenderà dalla situazione in itinere, come ad esempio altri italiani in lotta per una medaglia.Più difficile lo scenario su Mattia Camboni, che, come accaduto a Rio, potrebbe andare in onda solo per la medal race.Le Olimpiadi in forma completa verranno seguite da Discovery Plus, piattaforma streaming online, attivabile tramite piccolo abbonamento sulla falsariga di Netflix.I civitavecchiesi sono pronti a dare il tutto per tutto.
In bocca al lupo Marco Del Lungo, Marco Lodadio e Mattia Camboni.
NON SOLO ATLETI: CI SONO ANCHE MELCHIORRI, ROCCHINI E BALBI.

Sì, è vero: le medaglie le conquistano solo e soltanto gli atleti. Ma il merito, oltre personale, è anche di chi sta dietro le quinte. Perché dietro a un campione – in questo caso ai tre campioni – c’è sempre il lavoro silenzioso di persone che non appaiono mai, ma che fanno un lavoro enorme. Dalla preparazione fisica alla cura dell’aspetto mentale e non solo. A Tokyo sono presenti anche questi tipi di lavoratori: in Giappone infatti ci sono Giovanni Melchiorri per la pallanuoto, Gigi Rocchini per la ginnastica artistica e Federica Balbi per la scherma.
GIOVANNI MELCHIORRI. Marco Del Lungo non sarà l’unico civitavecchiese a far parte della comitiva del Settebello. All’interno del gruppo azzurro è stato confermato il medico, coordinatore scientifico e metodologo Giovanni Melchiorri, ormai diventato un punto fermo della spedizione tricolore, che conferma la presenza costante dei civitavecchiesi nel gruppo dei dirigenti, come era quella, fino a qualche anno fa, di Gianni Fedele. Melchiorri dal 1999 è medico responsabile della Nazionale maschile con la quale ha disputato tre Olimpiadi, sei campionati mondiali e cinque campionati europei (medaglia d’argento agli Europei nel 2001 e 2010, d’oro ai mondiali 2011, d’argento alle Olimpiadi estive del 2012).
GIGI ROCCHINI. Parafrasando in parte un vecchio detto, dietro un grande campione c’è sempre un grande allenatore. E, quando si nomina Marco Lodadio non si può non nominare Gigi Rocchini, anche se al secolo conosciuto come Luigi. Il coach romano è stato colui che ha saputo tirare fuori tutto il meglio da Marco Lodadio, che lo ha saputo rendere conscio dal magnifico potenziale a disposizione e che ha saputo frenare gli impeti quando l’atleta stava seriamente pensando di abbandonare l’attività. E anche colui, volendo essere un po’ sciovinisti, che l’ha portato a Civitavecchia per rendere ancora più grande l’As Gin. Grande la scalata della formazione di Gigi Rocchini, passata da vivere in maniera blanda e anonima la serie A2, a diventare una potenza della serie A1, tanto da lottare anche per la conquista dello Scudetto. Tutto questo senza stranieri nel roster e senza grossi finanziamenti dagli sponsor. Non fatevi ingannare dalla retrocessione dell’ultima stagione, l’As Gin di Rocchini, ed anche di Tommaso Pampinella, torneranno presto a farci vivere grandi soddisfazioni anche nel settore maschile.
FEDERICA BALBI. La scherma è uno sport che a Civitavecchia non ha mai avuto grande seguito. Un vero peccato, se si pensa alle soddisfazioni che questa bellissima disciplina ci fa vivere ad ogni evento internazionale. C’è la scuola toscana (vedi Montano), la scuola marchigiana (vedi Vezzali), quella campana, quella siciliana, ma dalle nostre parti la scherma non ha mai veramente attecchito. Ma un po’ di Civitavecchia sarà presente nella spedizione giapponese. Stiamo parlando della fisioterapista Federica Balbi che sta seguendo gli azzurri nella preparazione in Giappone, ma non è ancora chiaro se potrà entrare nel villaggio olimpico a causa delle restrizioni causate dal Covid-19. In questi giorni la Balbi si trova a Oita, dove gli azzurri si stanno allenando con la Nazionale giapponese. Due giorni fa il ritorno a Tokyo. Balbi fa parte dello staff dal 2013, prima con le giovanili e poi con i “grandi”, ha avuto anche la possibilità di stare vicino alla campionessa Valentina Vezzali, ora sottosegretario allo Sport per il governo Draghi. In genere segue fioretto e sciabola, sia maschile che femminile, ma nel ritiro preolimpico si sta dedicando alla sciabola maschile e femminile. Nella vita lavorativa segue anche i piloti di Gt Motorsport e di diverse discipline.
Buon lavoro, Giovanni, Gigi e Federica.
©RIPRODUZIONE RISERVATA