Imposte e contributi evasi per 15milioni di euro: 28 persone denunciate
ANZIO – Hanno evaso imposte e contributi per circa 15milioni grazie a un ingegnoso pacchetto “chiavi in mano”. A scoprire la maxi frode la Guardia di Finanza del comando provinciale di Roma.
Le indagini delle Fiamme gialle sono scattate a seguito di verifiche fiscali nei confronti di alcune imprese della zona. Durante gli accertamenti, in quella che è stata ribattezzata operazione “We Pay”, è emerso che le società, seguite tutte dallo stesso commercialista, erano solite cedere, versando prezzi irrisori, le proprie pendenze debitorie – tributarie e contributive a terzi, in particolare aziende attive nella fornitura di personale, che avevano maturato (fittiziamente) ingenti crediti tributari grazie a dichiarazioni ai fini Iva contenenti dati non veri, asseverate dal consulente con visto di conformità.
Questi, nonostante il divieto di saldare il debito ottenuto tramite “accollo” con la “compensazione tributaria”, compensavano nel modello F24 le partite di segno opposto a discapito delle casse erariali.
Dagli approfondimenti è emerso, inoltre, che alcune imprese hanno indebitamente fruito di considerevoli crediti – compensati con debiti fiscali – a fronte di spese per attività di ricerca e sviluppo mai sostenute.
Gli elementi raccolti hanno permesso all’Autorità Giudiziaria veliterna di ottenere dal G.I.P. del locale Tribunale l’emissione di un decreto di sequestro preventivo finalizzato alla confisca, sia nella forma diretta che “per equivalente”, dei beni nella disponibilità degli indagati, eseguito nelle province di Roma, Latina, Milano, Verona, Bari, Caserta e Isernia.
Gli indagati dovranno rispondere dei reati di dichiarazione fraudolenta e indebita compensazione di crediti d’imposta inesistenti. L’attività si inquadra nella più ampia azione svolta dalla Guardia di Finanza della Capitale a contrasto dell’economia sommersa e delle frodi fiscali che, oltre a sottrarre ingenti risorse finanziarie allo Stato, alterano le regole del mercato e danneggiano i cittadini e gli operatori onesti.