Importante riconoscimento per l'imprenditore civitavecchiese Gismondi eletto presidente di Cna Civitavecchia e Viterbo
“È un compito di rilancio, su una strada che non conosciamo e che dovremo interpretare insieme. Puntando però sempre sull’etica”.
Lo dice il civitavecchiese Alessio Gismondi, eletto nuovo presidente della Cna di Viterbo e Civitavecchia ieri nel corso dell’assemblea quadriennale dell’associazione, ospitata al Golf Club di Viterbo, succede ad Angelo Pieri, che lascia la guida dopo due mandati.
Gismondi, imprenditore di Civitavecchia che opera nel settore del legno – arredo e dell’alta ebanisteria, sarà affiancato da sei vicepresidenti: Tiziana Barili (servizi di forestaggio, Montalto di Castro), Simone Bianchini (produzione arredo bagno, Viterbo), Luigi Cuppone (eco-falegnameria, Orte), Enio Gentili (costruzioni e impianti elettrici, Viterbo), Vincenzo Lisi (meccatronica, Civitavecchia), Patrizia Rocchetti (produzione arredo in ferro, Viterbo).
A introdurre e coordinare i lavori, la segretaria Luigia Melaragni.
“L’artigiano – ha spiegato il nuovo presidente – è colui che nei momenti difficili, tramite l’intuizione, dà senso e concretezza ai bisogni diffusi. Mente, mano, desiderio, ragione: strumenti con i quali cerchiamo ogni giorno la personale soddisfazione nella ricerca dell’opera perfetta, del buon lavoro fatto con sapienza manuale e conoscenza, del lavoro realizzato a regola d’arte”. Un modo di fare che si specchia nel made in Italy. “Se nel mondo vige oggi il pregiudizio che le opere manuali valgano meno del lavoro intellettuale – ha proseguito Gismondi – il nostro Paese è lì a dimostrare il contrario: le cose più vive che esistono da sempre e per sempre, le hanno create le mani che hanno agito sulla materia. Questo è il valore del mestiere, questo è l’artigiano”.
Un valore da trasmettere anche ai giovani. Questa la visione dell’Associazione secondo Gismondi: “Se sapremo collaborare in grandi numeri e in modo flessibile, allora la CNA garantirà obiettivi e risultati, perché i grandi risultati non sono attribuibili a qualità individuali, ma, appunto, alla capacità di collaborare flessibilmente e in grandi numeri”.
Un riconoscimento importante per Gismondi che in questi anni molto si è speso sul territorio per far conoscere la figura dell’artigiano e l’importanza del ruolo che ricopre.
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