RASSEGNA STAMPA IL DIARIO. A proposito di strade… le gare su cui e’ calato il silenzio
CIVITAVECCHIA – La guerra delle strade tra Tedesco e Giulivi ha portato a un primo risultato: come annunciato in Consiglio dal Sindaco di Tarquinia, le strade di Sant’Agostino saranno asfaltate. A questo punto che il primo cittadino etrusco “ha fatto il suo”, è inevitabile chiedersi che fine abbiano fatto le asfaltature delle strade civitavecchiesi. E più in generale, tutta la storiaccia della Conferservizi Lazio che, proprio partendo dai due appalti per il rifacimento delle strade di periferia, ha fatto venire alla luce non pochi dubbi e perplessità sulle gare gestite dalla ormai ex stazione appaltante del Pincio.
Sarebbe interessante capire quali siano le valutazioni dell’Anac (e non solo) su quelle due gare-fotocopia e a questo punto, a proposito di Autorità Anticorruzione, anche se sia corretto quanto sta avvenendo a proposito di un’altra gara molto discussa, quella delle pulizie. Dopo la bocciatura del Tar, infatti, il servizio è stato mantenuto alla impresa vincitrice della procedura annullata dai giudici amministrativi, con una successiva estensione dell’affidamento diretto che probabilmente ha portato, o porterà a breve, anche al superamento delle soglie previste dal Codice dei contratti pubblici. Non solo, ma alla stessa impresa (che sostanzialmente, essendo stata annullata la gara è solo affidataria diretta per pochi mesi del servizio stesso) è stata data direttamente anche la gestione della Ficoncella, nelle more della nuova procedura.
Stessa solfa con il verde: per la gara triennale da 2,1 milioni servono ancora quattro mesi e l’affidamento-ponte che doveva durare al massimo fino a giugno è stato prorogato, portando già ad oltre 250.000 euro la cifra affidata direttamente, a scapito della società comunale Csp che avrebbe potuto continuare a svolgere per quasi un altro anno il servizio ora pagato dal Comune a una società di Pomezia, della quale sarebbe interessante conoscere le modalità di reclutamento del personale sul territorio e come e perché sia stata inserita tra le ditte invitate a presentare offerta, escludendo dagli inviti tutte le imprese locali.
Il secondo aspetto singolare della querelle tra Sindaci è che, come detto, a scrivere al primo cittadino di Tarquinia, intimandogli di rifare le strade del suo Comune non è stato Tedesco, ma l’avvocato Marrani, poi subito “scaricato” dal Sindaco che anche stavolta ha detto di non aver dato alcun input in tal senso al dirigente. Che è lo stesso che in una recente risposta ad una interrogazione ha minacciato di adire le vie legali nei confronti dei consiglieri comunali firmatari dell’interrogazione, mettendo così in discussione una delle prerogative principali dei consiglieri eletti dal popolo, ossia quella di presentare atti di sindacato ispettivo. Ora chiunque presenterà una interpellanza o interrogazione al Sindaco o agli assessori sul funzionamento della macchina comunale dovrà pensarci bene per non incorrere nell’ira o nelle minacce di querele da parte dei dirigenti comunali. Una roba consentita solo in un Comune allo sbando come evidentemente è quello di Civitavecchia, in cui l’esempio è preso dal Sindaco che anche nelle sedi istituzionali già un paio di volte si è “riservato” di valutare l’opportunità di denunciare i propri interlocutori istituzionali. Se proprio non riesce a distaccarsi dalla propria professione, torni ad esercitarla a tempo pieno. Sicuramente gli riesce molto meglio che amministrare la città.
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Rassegna stampa dal quotidiano LA PROVINCIA del 24 giugno 2021