RASSEGNA STAMPA Dalla talpa al corvo, gli spifferi sui veleni del Pincio
CIVITAVECCHIA – Dopo la talpa dei Lavori Pubblici, su cui si è da poco conclusa con una richiesta di rinvio a giudizio una indagine della Procura della Repubblica, che vede indagato un funzionario comunale (il cui legale ha dichiarato che la talpa non è di certo il suo assistito, ma qualcun altro a palazzo del Pincio), spunta il corvo dell’Urbanistica.
Secondo quanto trapela dai corridoi di Parco della Resistenza, infatti, nelle settimane scorse si sarebbe assistito a telefonate e colloqui al calor bianco tra politici e dipendenti comunali, a proposito di una imminente riorganizzazione degli uffici urbanistici.
In vista del cambio di dirigente, con l’architetto Lucio Contardi ormai prossimo alla pensione e con l’annunciato ritorno, in veste dirigenziale, dell’ingegner Mauro Nunzi che con la giunta Moscherini ricoprì il ruolo di assessore all’Urbanistica, altri movimenti pare fossero in programma anche in coincidenza dell’assegnazione delle posizioni organizzative ai funzionari tecnici.
Proprio in questo contesto, il paventato spostamento ad altro incarico di un paio di tecnici avrebbe causato un vero e proprio terremoto, con telefonate di fuoco tra i rispettivi politici di riferimento.
Telefonate a cui avrebbero fatto seguito anche colloqui ancora più infuocati e poi, conseguentemente, vere e proprie “suppliche” per seppellire le asce di guerra.
Insomma, una autentica telenovela il cui finale sarebbe ancora tutto da scrivere, soprattutto perché – a quanto pare – il contenuto delle conversazioni sarebbe, in qualche modo, arrivato anche al di fuori di palazzo del Pincio.
Fatto sta che, al momento, non si sono più registrati trasferimenti e della riorganizzazione non c’è più traccia, forse in attesa dell’insediamento del nuovo dirigente. Certo è che l’aria degli uffici è piena di veleni. Neppure l’accordo politico tra Lega (o meglio Dimitri Vitali) e Forza Italia (o meglio il “semi-leghista” Sandro De Paolis) per la sostituzione di Contardi con Nunzi in realtà pare sia bastato a rasserenare gli animi in maggioranza.
Le tre forze attorno al Sindaco (salviniani, azzurri e serafiniani), oltre a Perello e Morbidelli, agiscono a compartimenti stagni e a forza di veti incrociati “tra” e “negli” assessorati.
Un equilibrio precario, che si fonda sull’«uno vale tutti» determinato da Tedesco con l’estromissione di 3 consiglieri dalla maggioranza, che di fatto paralizza l’azione amministrativa di tutta la compagine eletta come centrodestra e oggi diventata una maionese impazzita, a danno di tutta la città.
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Rassegna stampa dal quotidiano LA PROVINCIA del 23 giugno 2021