L'ennesima segnalazione per lo stato dell'area arriva dal comitato di Italia viva Polo civico Cimitero nuovo, allarme degrado
Cimitero nuovo sempre più nel degrado. Questa volta la segnalazione, l’ennesima, arriva dal comitato Polo civico di Italia viva che sottolinea lo stato di abbandono dell’area, una situazione che si trascina da anni con buona pace dei civitavecchiesi che vanno a trovare i propri defunti.
“Non esistono espressioni – tuonano dal Polo civico – che valgano a descrivere esattamente lo stato di degrado in cui è sprofondato il cimitero di via Braccianese Claudia, il cosiddetto cimitero nuovo: occorre semplicemente recarvisi per constatare la sua vergognosa condizione». Secondo il comitato la trascuratezza è totale con «viali bordati da pini che con le loro radici sollevano e rompono in più tratti i marciapiedi, i cordoli e il manto stradale, praterie di piante infestanti che invadono i parcheggi, le sepolture collettive, le cappelle private, i monumentini-ricordo, le aree intorno agli edifici che racchiudono i colombari, i servizi e le strutture speciali. Ci si trova – tuonano – circondati da un’estesa e sostanziale inagibilità. Vale la pena ricordare che con la sua notevole estensione e la sua disposizione a parco quest’opera, realizzata e provvista di piano regolatore sul finire del novecento, doveva soddisfare per almeno 45 anni le accresciute esigenze di sepoltura della città e porre fine all’intollerabile e progressivo snaturamento del carattere originario del cimitero monumentale di via Aurelia nord, la cui costruzione risaliva invece ai primi dell’ottocento”.
Il comitato Polo civico punta il dito contro l’amministrazione che “voleva essere proprio quella del decoro pubblico” sottolineando come sia ormai palese che “abbia deciso di abdicare anche sui cimiteri ai suoi compiti istituzionali” ribadendo che pare anche non “accorgersi che il soggetto incaricato di tenere in condizioni di efficienza e funzionalità il cimitero nuovo lo sta invece lasciando in questo stato pietoso”.
Il comitato di Italia viva conclude accusando l’amministrazione di non aver conseguito “nessun obiettivo di rilievo, meno che mai sul fronte del lavoro e dell’assetto economico e socioculturale di Civitavecchia”, non riuscendo “neppure – dicono – a mantenere le strutture che sono già state realizzate”.
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