Nuovi macchinari per la radiologia del San Paolo di Civitavecchia
CIVITAVECCHIA – Novità importanti nel reparto di radiologia dell’ospedale San Paolo di Civitavecchia, sempre più all’avanguardia.
È stata infatti installata un’apparecchiatura TC General Electric Revolution EVO. Il nome dell’apparecchiatura è specifico di una vera e propria rivoluzione nella diagnostica per immagini in quanto permette di effettuare esami in tempi rapidi e di effettuare esami con elevato risparmio di dose radiante, essendo dotata di un innovativo sistema di ricostruzione iterativa dell’immagine chiamato ASIR-V. Effettua inoltre esami “congelando” organi in movimento, aprendo nuovi orizzonti: si pensi allo studio TC del cuore, sempre più importante nella prevenzione secondaria della malattia coronarica come emerso dalle recenti linee guida della società europea di cardiologia del 2019, o allo studio del colon (colonscopia virtuale), che permette di fare diagnosi di cancro del colon nei casi in cui la colonscopia non riesce ad essere diagnostica.
“L’apparecchio è stato installato ad aprile 2020, in piena pandemia – ha spiegato la dottoressa Marina De Angelis D’Ossat, direttore Uoc Radiologia – e ha permesso di creare due percorsi riservati e distinti per pazienti covid e non covid, permettendo quindi di effettuare esami TC del torace in piena sicurezza e con rapidità, consentendo di giungere rapidamente alla diagnosi della terribile malattia. E’ comunque importante che l’Uoc Radiologia sia dotata di due apparecchi TC (tre considerando anche Bracciano); la TC è infatti da considerare esame salvavita nell’urgenza/emergenza e deve essere sempre disponibile in un dipartimento di urgenza ad alto volume di pazienti come il nostro”.
Altro apparecchio di ultimissima generazione installato sempre a Civitavecchia è il Siemens Multitom Rax che rappresenta la tecnologia più avanzata nei sistemi di Radiologia tradizionale. Infatti, è l’unico sistema radiologico completamente robotizzato presente sul mercato. Il sistema si muove in base alla posizione del paziente consentendo di eseguire le radiografie senza mobilizzarlo. Ciò è indispensabile per velocizzare gli esami e anticipare le cure dei pazienti che entrano in Pronto Soccorso. Inoltre, anche questa apparecchiatura permette un notevole risparmio di dose Radiante.
“Siamo i primo presidio nel Lazio a potersi dotare di quest’apparecchiatura, visto che finora ne sono stati installati solo altri 6 in tutta Italia – ha aggiunto De Angelis – sono sicura che molte altre aziende seguiranno il nostro esempio, essendo questa un’apparecchiatura d’indubbio valore che permette una gestione ottimale dell’urgenza. Essere pionieri in questo, è motivo di orgoglio per la sottoscritta, per la Uoc di Radiologia e l’intera Asl. È importante anche sapere che entrambi gli apparecchi sono stati acquisiti mediante gara CONSIP; ciò ha consentito un notevole risparmio economico sui prezzi di mercato. Dotarsi di apparecchiature all’avanguardia è uno sforzo in termini progettuali, ingegneristici ed economici che viene ripagato in breve tempo.A vere apparecchi moderni consente infatti di aumentare il volume delle prestazioni erogate, ridurre i tempi di attesa e accelerare il percorso diagnostico-terapeutico dei pazienti, consentendo loro di giungere il prima possibile a un piano terapeutico efficace e di evitare, infine, il ricorso a esami strumentali ridondanti, riducendo l’impatto economico sulla sanità pubblica. Credo pertanto che la sinergia tra personale medico e amministrativo, sotto la guida di una direzione lungimirante che, sono certa, caratterizzerà anche per il futuro la nostra Asl, permetterà sempre più – ha concluso – di garantire un’assistenza capillare, puntuale e ad alta professionalità alla cittadinanza, con vantaggi tangibili per la salute di tutti noi”.
Terza novità, dotata anche questa di grande importanza, è l’auto medica che permetterà di avvicinare sempre più l’ospedale al territorio, nell’ottica di una prossimità di qualità. L’auto infatti è dotata delle strumentazioni necessarie per effettuare radiografie, ecografie e tutti quegli esami che i sanitari potranno eseguire direttamente a domicilio. “Iniziamo dalle strutture, come le Rsa, e dalle comunità – ha spiegato il direttore generale della Asl, dottoressa Cristina Matranga – attraverso una medicina di prossimità che va ad alleggerire anche la pressione sui nostri ospedali, garantendo al tempo stesso efficienza e qualità nelle prestazioni”.
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