Orsomando e De Angelis: «Casa della Pace, l’ennesimo naufragio che grida vendetta»
CERVETERI – La “Casa della Pace” annunciata nel 2012 attende ancora di essere realizzata. A puntare i riflettori sulla struttura che doveva aprire «a tutte le associazioni dedicate alla difesa dei diritti umani e per la pace» sono stati i consiglieri Salvatore Orsomando e Aldo De Angelis. «Ricordate anche che, in quell’occasione, veniva esaltato l’avvenimento come “un grande risultato per la Città di Cerveteri”, la quale richiedeva, ormai da molti anni, spazi dedicati alla cultura e all’aggregazione completamente nuovi e funzionali? Non solo, ma chi di voi si ricorda che tale opera veniva descritta come un centro multifunzionale adatto alla realizzazione di attività socialmente rilevanti quali esposizioni, conferenze, incontri e lavoratori? Purtroppo, almeno per le settimane a venire, non sarà così, i “ricordi” resteranno “ricordi” e le “chiacchiere” resteranno “chiacchiere” difatti, siamo a giugno 2021, e la osannata “Casa della Pace”, quella che il sindaco Alessio Pascucci annoverava come prima opera che sarebbe dovuta sorgere tra via Settevene Palo – via Passo di Palo, incagliata nelle “sabbie mobili”, anzi, meglio dire “liane rampicanti” dell’incompetenza di un’amministrazione che in 9 lunghissimi anni ha sopravvissuto a colpi di stop propagandistici lasciando cadere la città nel degrado più assoluto. Oggi è chiaro a tutti che il progetto “Casa della Pace” aperto a tutte le associazioni dedicate alla difesa dei diritti umani e per la Pace, è l’ennesimo naufragio che grida vendetta se non altro almeno per la salvaguardia ambientale di un rudere abbandonato immerso in quella che sembra una giungla incontaminata».