Parentopoli a Csp: scoppia il caso
Aggirato il divieto voluto da Mecozzi e contenuto nell'emendamento alla delibera 78 approvata ad ottobre: chiamati 15 interinali. E la metà è riconducibile a dipendenti dell’azienda o consiglieri comunali
CIVITAVECCHIA – Sono quindici i nuovi lavoratori interinali che dal primo giugno hanno preso servizio a Csp. Anzi, in realtà sono 13, visto che tra quelli selezionati dall’agenzia uno non si è presentato e l’altro ha rinunciato dopo 48 ore, dicendo che lo spazzamento non faceva per lui. Una chiamata resasi necessaria, a quanto pare, per garantire i servizi nei mesi estivi, in concomitanza con le ferie del personale: un impegno per 30 giorni, comunque rinnovabili. Ma che fa discutere.
Innanzitutto per la “parentopoli”: a leggere i nomi degli interinali non si può non rilevare come almeno la metà dei chiamati siano parenti di dipendenti dell’azienda, candidati a sostegno di Tedesco o direttamente di almeno due consiglieri comunali di maggioranza. Sarebbe interessante a questo punto sapere con quali criteri sia stata effettuata la selezione, visto che in precedenza si usavano reddito e carichi familiari, a parità di requisiti, ad esempio per gli autisti, oppure erano stati chiamati per qualche tempo gli ex lavoratori Italcementi, verso i quali diverse amministrazioni comunali avevano preso, da anni, impegni precisi e puntualmente disattesi.
C’è poi l’emendamento fatto inserire dal capogruppo della Lista Tedesco Mirko Mecozzi nella famosa delibera 78 approvata dal Consiglio Comunale a fine ottobre 2020, con il quale viene stabilito “il divieto assoluto, di assumere personale a qualsiasi titolo, salvo il verificarsi di situazioni particolari temporanee di emergenza legate alla necessità di garantire la continuità dei servizi essenziali affidati, per tutta la durata della ristrutturazione aziendale, ad eccezione del servizio di portierato ed assistenza al Teatro Traiano”. La sostituzione del personale in ferie di certo non può essere considerata una emergenza, visto che le ferie ci sono tutti gli anni e soprattutto che il piano Girardi per la revisione della raccolta differenziata, con l’introduzione della raccolta stradale, è finito in chissà quale cassetto dell’assessore Magliani e sarebbe dovuto servire anche a ridurre i costi e a razionalizzare il personale per la raccolta.
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