Fondazione Cariciv, la Procura riapre l’indagine. In Svizzera nuovo arresto per Larini
La presidente Sarracco fa il punto della situazione con i legali Lener e Cipriani, che confermano che è stata chiamata in causa anche la commissione giuridica finora rimasta estranea ad ogni verifica o richiesta di risarcimento
CIVITAVECCHIA – I pm della Procura di Civitavecchia Mirko Piloni e Federica Materazzo hanno riaperto il filone locale dell’indagine sulla truffa alla Fondazione Cariciv. E’ una delle notizie emerse dall’incontro con la stampa che la presidente dell’ente Gabriella Sarracco ha avuto con gli avvocati Raffaele Lener e Carlo Cipriani. Secondo quanto appreso dai giornalisti a margine dell’incontro di ieri, sarebbe stato riaperto il fascicolo che sembrava chiuso dopo l’avviso di conclusione delle indagini inviato a febbraio e culminato con una serie di sequestri.
Il filone sarebbe stato riaperto a seguito di nuove notizie di reato e al ruolo di alcuni personaggi della Fondazione Cariciv che erano rimasti fuori dalle prime indagini.
Gli avvocati Lener e Cipriani hanno inoltre confermato che le persone chiamate a rispondere e risarcire la Fondazione Cariciv avrebbero chiamato in causa anche i componenti della commissione giuridica istituita proprio per controllare e verificare dal punto di vista legale e contrattuale le scelte operate dalla commissione investimenti.
Finora questa commissione era sempre rimasta al di fuori di ogni tipo di approfondimento o di richiesta di risarcimento.
I legali della Fondazione hanno illustrato, per sommi capi, la notizia sull’azione promossa dal Tribunale Civile di Roma che su istanza della Fondazione ha disposto dei sequestri cautelari a danno dei vecchi amministratori che, con superficialità in alcuni casi e connivenza in altri, avevano permesso alla Lp Suisse di Danilo Larini di mettere a segno la clamorosa truffa di quasi 20miliori di euro.
Da Lugano è inoltre arrivata la notizia secondo la quale proprio Larini è stato nuovamente arrestato su ordine del nuovo magistrato Francesca Nicora, e sempre per reati legati alle maxi truffe messe a segno dal finanziere di Marcote.
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