Botte a largo D’Ardia: resta in carcere il 30enne
Mentre migliorano le condizioni del 57enne Davide Piccioni, vanno avanti le indagini della procura
CIVITAVECCHIA – Mentre migliorano le condizioni di Davide Piccioni, il 57enne rimasto ferito gravemente dopo una lite avvenuta la scorsa settimana a largo monsignor D’Ardia e ancora ricoverato al policlinico Gemelli di Roma, vanno avanti le indagini coordinate dal sostituto procuratore Federica Materazzo per chiarire quanto effettivamente avvenuto quel pomeriggio, in pieno centro, sotto gli occhi di diverse persone.
Nei giorni scorsi infatti si è svolta l’udienza di convalida per il 30enne che deve rispondere di lesioni aggravate.«Il mio assistito – ha spiegato l’avvocato Anna Maria Guerri – ha voluto chiarire quanto accaduto, spiegando di essersi trovato ad aiutare l’uomo, che era caduto probabilmente dopo aver bevuto qualche bicchiere in più. Ha raccontato, e ci sono delle testimonianze in questo senso, di averlo aiutato a rimettersi in piedi e di averlo medicato con un fazzoletto ed un cerotto. L’uomo però, per tutta risposta, lo avrebbe aggredito verbalmente, anche con parole pesanti in modo ingiustificato, finché il mio assistito gli ha tirato uno schiaffo e, in quelle condizioni, è caduto sbattendo rovinosamente a terra. Ho chiesto quindi la remissione in libertà o, in subordine, i domiciliari, quest’ultima richiesta accolta poi dal giudice Francesco Filocamo».
Il trentenne però è rimasto in carcere, non avendo un’abitazione dove poter andare. Fino a qualche settimana fa infatti era ospitato a casa di alcuni amici, oggi si trova senza una residenza. «Purtroppo – ha concluso l’avvocato Guerri – ci troviamo di fronte a persone con evidenti difficoltà».
La famiglia Piccioni si è invece affidata all’avvocato Paolo Tagliaferri il quale è in attesa di ricevere tutta la documentazione medica e di poter accedere agli atti in modo da poter ricostruire quanto avvenuto, «che comunque – ha spiegato – è un fatto gravissimo. Sembra a tutti gli effetti un’aggressione e dovremo chiarirne i contorni. Da cittadino fa riflettere il fatto che, episodi simili, possano comunque accadere in pieno giorno e in pieno centro».
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