Non solo la graduatoria di Allumiere sotto la lente: spunta quanto accaduto a Rocca Santo Stefano con 2 sindaci, un consigliere e 2 parenti di politici locali tra i 7 idonei Concorsopoli, nuovi casi con strane coincidenze in tutto il Lazio: coinvolti comuni, Asl e Regione
A Latina si è dimesso il direttore amministrativo dell'azienda sanitaria dopo la bufera sulla selezione di 70 amministrativi che ha portato al blocco di tutte le prove in corso, compresa quella di Civitavecchia
CIVITAVECCHIA – “Concorsopoli” si allarga. Le indagini delle Procure di Roma e Civitavecchia che hanno preso le mosse dal concorso del Comune di Allumiere sembrano destinate a coinvolgere, oltre alla Regione, già finita per prima nel mirino degli inquirenti con l’ufficio di presidenza del Consiglio della Pisana, anche diverse Asl e altri comuni, oltre a quello collinare guidato dal sindaco Antonio Pasquini.
Ad Allumiere la convergenza di richieste da parte di altri enti è stata dovuta essenzialmente al fatto che quella del comune collinare è una delle pochissime graduatorie definite durante la pandemia.
Ora a fare le pulci ai concorsi conclusi subito prima dello scoppio dell’emergenza è il quotidiano la Repubblica, che riporta come la sindaca piddina di Zagarolo Emanuela Panzironi sia stata assunta a Rocca Santo Stefano, comune di 951 anime nei pressi di Subiaco, guidato da Sandro Runieri, che in Regione ha lavorato nello staff dell’attuale vicepresidente della giunta Zingaretti, Daniele Leodori. Tra i sette idonei della procedura anche un altro primo cittadino, un consigliere comunale e due nomi legati alla politica locale.
A Rocca Santo Stefano è sindaco Sandro Runieri, già capo di gabinetto dell’ufficio di presidenza del Consiglio, quando presidente era l’attuale vicepresidente della giunta, Daniele Leodori. I fatti, come ricostruisce la Repubblica, risalgono al 2019, quando si chiude la selezione per un istruttore amministrativo. Oltre al vincitore, vengono proclamati sei idonei, tra i quali, scrive sempre Repubblica, figurano due sindaci, un consigliere comunale e due “parenti” di personaggi vicini al Partito democratico.
In particolare, la prima classificata (la vera vincitrice del concorso), nel frattempo chiamata al Comune di Roma in virtù di un precedente concorso sostenuto nel 2010, ha lasciato il posto alla seconda classificata: Emanuela Panzironi, attuale sindaca dem di Zagarolo. “Si tratta – nota il quotidiano la Repubblica – dello stesso Comune di cui è stato sindaco per 10 anni lo stesso Daniele Leodori”. In graduatoria compare anche Danilo Felici, sindaco di Gerano, paese confinante con Rocca Santo Stefano. Dopo aver vinto anche un concorso a Palestrina, lavora adesso a Guidonia, il Comune che ha pescato dalla graduatoria di Allumiere subito dopo la Regione Lazio. E a Guidonia è stato eletto consigliere comunale nel Pd Emanuele Di Silvio. Lui è arrivato quarto nel concorso di Rocca Santo Stefano. Oggi lavora a Zagarolo.
“Coincidenze”, come nel caso delle parentele politiche degli ultimi due concorrenti che si trovano nella graduatoria di Rocca Santo Stefano: sarebbero familiari del segretario del Pd locale. Nel concorso di Rocca Santo Stefano – scrive ancora la Repubblica – c’era anche un nome conosciuto in Regione. Nella commissione giudicatrice sedeva infatti Barbara Dominici, responsabile dell’Anticorruzione del Consiglio regionale (dove sono arrivati 16 degli assunti dalla graduatoria di Allumiere) nonché consigliera di centrosinistra a Trevignano Romano. Ancora una volta, come detto, coincidenze. Anche a Rocca Santo Stefano nessuno ha presentato ricorsi al Tar o individuato irregolarità nella selezione, fermandosi alle coincidenze che, come nel caso di Allumiere, conducono dritti alla Pisana.
Dove nei giorni scorsi sono stati anche i Carabinieri. I militari dell’Arma avrebbero sequestrato all’interno degli uffici del consiglio di presidenza gli atti sulle assunzioni nel consiglio regionale effettuate utilizzando la graduatoria di Allumiere. Piano assunzionale, modifiche del regolamento, in particolare dell’articolo 155. Legami tra gli assunti vincitori di concorso, l’ufficio di presidenza ed in particolare con l’ex presidente Mauro Buschini che, pur essendosi dimesso, sarebbe ancora la figura su cui si concentrano le indagini.
Intanto, fonti del consiglio regionale confermano la linea dura decisa dal nuovo presidente Marco Vincenzi, intenzionato a fornire la massima collaborazione in piena trasparenza per far luce su ciò che è accaduto. Stando ad alcune indiscrezioni Vincenzi avrebbe usato il pugno duro nei confronti dell’ufficio di presidenza. Il risultato è che il consiglio fissato per oggi è saltato per indisponibilità dei due vicepresidenti, Giuseppe Cangemi della Lega e Devid Porrello del M5S, che avrebbero infatti comunicato contemporaneamente la propria indisposizione, mandando cosi all’aria la seduta consiliare già in programma e che è stata rinviata a domani.
Come detto, sono messe sotto la lente di ingrandimento anche le procedure delle Asl di tutta la regione, a partire da quella di Latina dove sono arrivate le dimissioni del direttore amministrativo Claudio Rainone, che era stato confermato nel suo ruolo lo scorso 23 marzo, a poche settimane dall’avvio dell’inchiesta sul concorso per l’assunzione di 70 amministrativi nella quale Rainone stesso risulta essere stato iscritto nel registro degli indagati.
Anche il concorso per l’assunzione di 22 assistenti amministrativi alla Asl Roma 4 di Civitavecchia (insieme alla Roma 5) è stato sospeso, ufficialmente a causa della pandemia, con le prove orali che sarebbero dovute iniziare lunedì scorso, rinviate a data da destinarsi.
E’ probabile che nei prossimi giorni anche gli atti dei concorsi delle Asl saranno passati al setaccio, visti i numerosi nomi e parenti “eccellenti” che erano pronti a sostenere l’ultima prova orale. La differenza sostanziale è che le prove, per i 234 ammessi all’esame orale, non sono terminate e quindi non esiste una graduatoria ufficiale. Con lo stop deciso dalla Regione che ha di fatto evitato (almeno per ora) l’apertura di un nuovo capitolo della Concorsopoli del Lazio.
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