Venerdì santo: intenso momento di preghiera e riflessione a piazzale del Pincio
CIVITAVECCHIA – È stato un momento intenso di raccoglimento e preghiera, quello di venerdì sera al piazzale del Pincio, voluto dalla diocesi e in particolare dal monsignor Gianrico Ruzza, insieme all’amministrazione comunale.
Nel silenzio dato dall’assenza della secolare processione del Cristo Morto, l’iniziativa di preghiera è stata un segno ai cittadini – tanti quelli collegati sui social – “per ritrovarci attorno alla croce di Cristo – ha spiegato il vescovo Ruzza – per meditare e riflettere”.
Presenti le autorità civili e militari cittadine, rappresentanti dell’Arciconfraternita del Gonfalone e della Confraternita di Santa Maria dell’Orazione e Morte, la banda Ponchielli che ha accompagnato la preghiera. È vero che la processione, fisicamente, non è uscita, ma come spiegato dal priore David Trotti ha percorso spiritualmente le strade all’interno del cuore di ogni civitavecchiese. “Il rumore delle catene portate dai penitenti lungo le vie della nostra città, l’applauso che scroscia dalle mani delle persone quando il carro del cristo Morto arriva a Piazza Leandra di corsa, il sorriso dei bambini che portano i misteretti e la loro stanchezza, i soldati romani che arrivano esausti alla fine del percorso, lo sforzo dei portatori e delle portatrici dei carri, la compostezza di tutti i figuranti e i partecipanti, i cappucci della consorella confraternita dell’orazione e morte, i volti delle decine di migliaia di civitavecchiesi che accompagnano con la loro preghiera e con il loro silenzio l’incedere del corteo: tutte queste persone fisicamente non ci sono state – ha infatti sottolineato il priore dell’Arciconfraternita del Gonfalone – ma hanno camminato venerdì 2 aprile spiritualmente, lungo le strade all’interno del cuore di ogni civitavecchiese. Questo è il tesoro che mi porto dalla processione del Venerdì Santo 2021. Nei giorni precedenti questa data ho avuto tantissimi, messaggi, inviti, incoraggiamenti, ricordi che mi hanno fatto capire come la processione del Cristo Morto sia dal punto di vista del credente (che prega, fa penitenza e vive la sua spiritualità) che del non credente (che ricorda, medita e fa del silenzio l’accoglienza) costituisca una esperienza intima non raccontabile – ha aggiunto Trotti – ma, solo trasmissibile attraverso le emozioni. Sentire risuonare nella testa il rumore delle catene, quando venerdì il maestro Feoli ha iniziato la marcia di Chopin durante la preghiera condotta dal Vescovo e don Cono mi ha dato la certezza di tutto questo. Il vocabolario Treccani dice che la tradizione è il complesso delle memorie, notizie e testimonianze trasmesse da una generazione all’altra. Ho pensato a questa definizione venerdì e mi sono reso conto quanto il Venerdì Santo sia una incarnazione della tradizione o meglio di quanto i civitavecchiesi siano uno con la processione. Forse la pandemia ha fatto capire quanto questa esperienza sia un valore distintivo. Donne e uomini, giovani ed anziani di Civitavecchia a questa durissima esperienza legata al Covid-19 hanno gridato che la processione del Cristo Morto non potrà mai morire – ha concluso – perché rappresenta un modo di vivere, pregare e ricordare di ogni persona che nasce o si innamora della nostra città”.
Anche per il sindaco Tedesco, l’esperienza di venerdì sera, nel secondo anno senza processione, è stata “una sensazione unica e carica di intensa emozione – ha spiegato – una cerimonia con la quale abbiamo voluto mantenere vivo il ricordo delle nostre tradizioni. Ringrazio il Vescovo, Monsignor Gianrico Ruzza, che ha fortemente voluto questo momento di preghiera per il profondo legame che ha stretto con la nostra città e per le parole di speranza che ci ha regalato”.
Tanti i civitavecchiesi che hanno poi seguito le indicazioni di Trotti, rievocando nello loro case la processione, attraverso simboli o musica. Anche quest’anno la banda municipale Puccini, con il presidente Rita Busato e tutta l’Unione Musicale Civitavecchiese hanno voluto comunque regalare a tutti un’emozione in questo giorno atteso e sentito da tutti i civitavecchiesi, facendo risuonare le note di “Tormento” Marcia Funebre (G.Campagna) e pubblicando il video su Youtube.