Complesso monumentale San Giulio-Sant’Egidio: il centrosinistra ne sollecita la valorizzazione
CIVITTAVECCHIA – Una mozione urgente, quella presentata dai consiglieri del centrosinistra Marco Piendibene, Marina De Angelis, Marco Di Gennaro, Patrizio Scilipoti e Carlo Tarantino, per il recupero di importanti reperti monumentali e, in particolare, l’unico sito riferibile all’arte medievale, ossia il “Campanile romanico della chiesa templare di San Giulio (poi Sant’Egidio) esistente nella località Sant’Egidio Vecchio, in prossimità del grande complesso delle Terme Taurine (in passato note con la errata dicitura di Terme di Traiano), di proprietà statale e comunale – si legge – in cui è stato impiantato un parco archeologico-botanico, cui è connesso da un breve percorso pedonale di cui è previsto il ripristino, mentre nella zona turistico-termale di PRG, in località Taurina – quindi prossima o coincidente con il complesso romano – risultava ubicata una chiesa dedicata a San Giovanni, risalente al VI secolo e ricordata dal papa San Gregorio Magno. Attiguo all’area archeologica è il Casale dei Bagni, per il quale il Comune aveva previsto una destinazione museale al momento inattuata”.
Come scritto nel testo della mozione, “il Campanile di San Giulio – Sant’Egidio è, nello stato attuale, costituito da una struttura muraria a pianta quadrata di circa metri quattro per quattro, che si innalza per una altezza di circa sette metri fuori terra (e circa metri 2,50 interrati), con una consistenza rimasta pressoché immutata rispetto allo stato rilevato nel 1895 dall’architetto Guglielmo Calderini, all’epoca direttore dell’Ufficio per le Antichità e Belle Arti, ed a quello rilevato nel 1975 e pubblicato in mostre e saggi dall’architetto Francesco Correnti, urbanista del Comune di Civitavecchia e ispettore onorario dl Ministero per i beni culturali e ambientali”. Da anni si parla di un suo restauro da inserire tra gli interventi prioritari dell’amministrazione comunale, ma sempre “senza esiti concreti, ancora oggi non raggiunti né con il piano della zona turistico-termale – scrivono i consiglieri – né attraverso i contributi regionali e provinciali ottenuti, né con la somma stanziata nell’ambito del PRUSST nel 2014. Nel 2016 l’Ufficio Consortile ha individuato quale “bene da tutelare per il territorio di Civitavecchia” il Campanile romanico della chiesa templare, alla cui salvaguardia e restauro sono stati destinati fondi ministeriali altrimenti soggetti a perenzione, per un importo pari ad € 50.000,00, comprensive delle spese di acquisizione e restauro, delle quali € 15.000,00 da utilizzare per la progettazione e le attività di ricognizione e di indagine attraverso droni e campagne di scavo”.
Inoltre “nella zona ricade anche l’area della Ficoncella – spiegano ancora – dove il Comune ha realizzato una prima attrezzatura termale con piscina ed alcuni servizi per il pubblico e dove esiste una interessante antica vasca a gradoni, un calidarium, che è stata ripetutamente oggetto di benemeriti interventi di ripulitura da parte dei soci della Società Storica Civitavecchiese, che fa parte di un grandioso complesso monumentale riferibile alla località di origini preromane di Aquae Tauri, attestata da Plinio il Vecchio, oggi principale oggetto del “Progetto Acheloo”, che vede promotore il Comune di Civitavecchia e si avvale della collaborazione tra la Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per l’area metropolitana di Roma, la provincia di Viterbo e l’Etruria meridionale, il Dipartimento di Storia, Culture e Civiltà dell’Università di Bologna (diretto dal prof. Massimiliano David), e quello di Scienze dell’Antichità della Sapienza Università di Roma (diretto dalla prof.ssa Francesca Romana Stasolla), con la partecipazione alle attività di affiancamento logistico e di assistenza della suddetta Società Storica Civitavecchiese”.
Per questo i consiglieri del centrosinistra giudicano fondamentale la necessità che, “nel quadro delle attività per l’individuazione delle preesistenze archeologiche e delle modalità di rimessa in luce e valorizzazione di queste risorse, vengano comprese anche le aree del Campanile”. I consiglieri chiedono di avvalersi, per la progettazione particolareggiata, “delle stesse modalità di studio e di formulazione già messe in atto dal Comune, affiancando all’Ufficio Consortile il Dipartimento di Scienze dell’Antichità della Sapienza Università di Roma, diretto dalla prof.ssa Francesca Romana Stasolla, che ha già espresso la propria adesione all’iniziativa e che continuerà a interessare il Dipartimento di Storia, Culture e Civiltà della Alma Mater di Bologna, con la assistenza scientifica della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per l’area metropolitana di Roma, la provincia di Viterbo e l’Etruria meridionale – hanno concluso – ad attivarsi, presso gli Uffici comunali competenti, ciascuno per le procedure di competenza, al fine di rendere immediatamente disponibile il finanziamento di € 15.000,00 destinato alle attività prioritarie da svolgere con urgenza, come esposto nelle premesse, per la salvaguardia e il restauro del Campanile romanico della chiesa templare, oggetto della presente mozione, così come le altre somme previste per tale finalità e per gli altri adempimenti prescritti dal Prusst, scongiurando la perenzione di tali fondi o la restituzione al Ministero, al fine di proteggere e consolidare il patrimonio archeologico e culturale della nostra città”.